Patrik Schick

(Il Messaggero – S. Carina) Dzeko o Schick, Schick o Dzeko. E se alla fine giocassero entrambi dal primo minuto? Sì, perché dopo numerose riflessioni, Di Francesco è orientato a mettere da parte la margherita e a schierare i due attaccanti domani contro la Spal. La tentazione è grande. La consapevolezza che potrebbe essere un rischio pure. Il timore, infatti, di accelerare i tempi come accaduto il 16 settembre scorso (quando rientrando dopo un problema al retto femorale, 15 minuti con il Verona furono fatali sino a domenica scorsa) ha frenato Eusebio sino a martedì. Poi ieri, nelle prove tattiche più indicative della settimana, la sorpresa. Non Schick al posto di Edin ma Patrick insieme al bosniaco. Di Francesco, se non ci saranno intoppi o ripensamenti dell’ultima ora, sembra essersi convinto. È da qualche giorno che ci sta pensando. Già a Genova, lo aveva lasciato intendere nel post-gara, dopo aver visto gli 8 minuti finali dell’attaccante contro i rossoblù: «Difficile dare giudizi per chi gioca cosi poco tempo. Ma i suoi minuti mi lasciano buone sensazioni. E entrato bene in partita, poteva anche far gol nel finale. Se può partire dal primo minuto venerdì? Lo valuteremo». E le ultime valutazioni spingono verso il semaforo verde. Anche perché, con l’allenamento di ieri svolto senza avvertire nessun tipo di problema al piede, Schick ormai è da giovedì scorso, subito dopo la partita persa dalla Roma a Madrid contro l’Atletico, che si allena con i compagni. Adesso è pronto anche a tornare in campo dal primo minuto, partendo nel 4-3-3 da destra, pronto ad accentrarsi. Le sorprese in ottica Spal, non sono finite qui. Perché a riposare in mediana stavolta dovrebbe toccare a Nainggolan. Radja sinora non ha giocato soltanto contro il Benevento (20 settembre) e il Bologna (28 ottobre): praticamente una volta al mese. E visto che il calendario lo permette, domani potrebbe finalmente tirare il fiato per poi tornare martedì contro il Qarabag.

RINNOVO KOSTAS, CI SIAMO – Spazio dunque al centrocampo formato da Pellegrini, Gonalons e Strootman. In difesa invece si rivedrà Manolas, rimasto a riposo a Genova. Per il greco siamo ormai in dirittura d’arrivo per quanto riguarda il rinnovo contrattuale, una telenovela che va avanti ormai da un anno e mezzo. Anche dalla Roma, off record, viene confermato come sia in atto un’accelerazione importante. Parti dunque vicine. Da quanto trapela, l’intesa sull’aumento dello stipendio del calciatore è già stata trovata: Kostas guadagnerà 3 milioni più bonus che gli permetteranno di arrivare a 3,5. Stipendio dunque adeguato ai big della rosa. Rimane da definire l’entità e la validità della clausola rescissoria. Il calciatore vorrebbe fosse libera, dunque valida sia per l’Italia che per l’estero. La Roma preferirebbe soltanto la seconda opzione e che si avvicinasse alla soglia dei 40 milioni, ritenuta però eccessiva dal calciatore e dal suo agente. Divergenze in via di soluzione. Il prossimo incontro tra le parti potrebbe essere quello decisivo. Manolas è pronto a prolungare la sua avventura in giallorosso. Monchi ieri è stato a Salerno per testimoniare a un processo (per mobbing) che vede protagonista il suo amico Maresca (che ha portato a Siviglia) contro il Palermo e Zamparini.



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