Paulo Dybala, Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS – In venti giorni, complice il calendario decisa­mente in discesa, attorno alla Roma si respira un clima differente. Serenità, sorrisi e divertimento in cam­po. I calciatori ora sembrano godersi di più le partite e i risultati stanno dalla parte di De Rossi, nominato il 16 gen­naio, e che in tre settimane ha portato una ventata d’aria fresca. Nove punti in tre gare con otto gol segnati e due subiti, scrive Il Tempo.

Il quinto posto in classifica a un solo punto dalla Champions (anche se l’Atalanta deve re­cuperare una partita, seppur contro l’Inter) e con le rivali più lontane (Lazio e Fiorenti­na su tutte). Ora però verrà il bello. La proprietà era con­scia del fatto che davanti a sé DDR avrebbe avuto un fìlotto di gare più che abbordabili, anche da questo deriva il tem­pismo della scelta dell’esone­ro di Mourinho. Lui però, as­sieme alla squadra, ha rispet­tato le aspettative e ora si pre­para ad affrontare i primi veri big match.

Sabato all’Olimpi­co arriva l’Inter, poi il 15 feb­braio si vola a Rotterdam per l’andata dei playoff col Feyenoord. Tre giorni dopo la trasferta a Frosinone per poi gio­carsi l’accesso agli ottavi all’Olimpico con gli olandesi, chiude Roma-Torino il 26 feb­braio. fine mese, perciò, le ri­sposte vere. Ma il nuovo alle­natore ha già inciso molto nell’economia della squadra, ridando linfa vitale a molti protagonisti. Al centro della sua Roma c’è la qualità. Concetto che ha ribadito anche in conferenza stampa alla vigilia del match col Cagliari riferendosi alle ca­ratteristiche dei nuovi acqui­sti.

Per questo tra i migliori nei duecentosettanta minuti di De Rossi sulla panchina giallorossa ci sono i calciatori di qualità. Dybala e Pellegrini su tutti. Tre gol a testa per il capitano e per l’argentino, che sembrano rinati dall’avvento del neo tecnico. Il numero sette ha trovato una forma probabilmente mai raggiunta in questo cam­pionato, insieme a una vena realizzativa importante.

Cer­tamente c’è un nuovo sparti­to tattico a metterlo nelle con­dizioni di andare in gol, ma anche fisicamente e sulla te­nuta atletica sembra un altro. Anche la Joya appare final­mente ispirato. Non aveva co­minciato benissimo contro il Verona (per stessa ammissio­ne di De Rossi: «lo abbiamo costretto a rincorrere troppo il loro terzino»), ma poi a Sa­lerno e col Cagliari sono arri­vati tre gol e giocate illumi­nanti.

Loro le punte di dia­mante, attorno alle quali gira­no altri calciatori di qualità come El Shaarawy, Paredes e gli ultimi arrivati Angelino (che ha già lasciato intravede­re l’ottimo piede e il buon passo) e Baldanzi dalla pan­china. Tra pochi giorni il fac­cia a faccia con la capolista, ma la nuova Roma viaggia al­ta sulle ali dell’entusiasmo e non sembra aver intenzione di fermarsi.



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