Migliaia di chilometri di distanza, per mettere da parte – almeno per qualche giorno – il mercato e la sua nuova vita a Torino e godersi la famiglia. Miralem Pjanic sta per sbarcare in America (prima tappa, Los Angeles), per poi tornare in Italia e iniziare ufficialmente l’avventura juventina. Ieri, tornato da Ibiza, è andato a Trigoria insieme a una persona di sua fiducia: ha salutato tutti e ritirato il programma di allenamento feriale previsto dallo staff romanista. Una beffa, quasi, visto che, salvo clamorosi colpi di scena, il ritiro lo farà con Allegri e la Juventus, fin dal primo giorno, perché la Bosnia non partecipa all’Europeo.

TIFOSI INFURIATI — Se Pjanic si rilasserà al sole e al caldo, in una Roma paralizzata dal nubifragio che stamattina si è abbattuto sulla città i tifosi sono sul piede di guerra: se il bosniaco prima era considerato “un talento, ma discontinuo”, adesso il trasferimento, con clausola o meno, alla rivale di sempre ha fatto inferocire la gente. Basta sentire una qualsiasi emittente: telefonate di fuoco, tifosi che se la prendono con Pallotta, chiamato da più di qualcuno “il braccio destro di Agnelli”, fotomontaggi di qualsiasi tipo. “Trovo più attendibile di Pallotta mia figlia che con la bocca sporca dice che non ha mangiato cioccolata”, uno dei tanti messaggi su Twitter. E ancora, tra quelli riferibili: “Almeno non gli hanno fatto venire la depressione, come Emerson”, oppure: “Pallotta dacci le quote dell’Europeo, così ce giochiamo il contrario”.

CONTRO MIRE — Quasi tutti se la prendono con la società (e fioccano le dichiarazioni del presidente che dichiarava incedibili i suoi gioielli), ma anche Pjanic non è esente da critiche. Anzi: si va dal classico “mercenario” a vari tweet rivolti a Nainggolan che, qualche settimana fa, aveva detto che se Miralem fosse andato alla Juve non gli avrebbe più parlato: “A Radja sceglieteli meglio gli amici”, uno dei tanti messaggi. La rabbia è tanta, ma c’è anche chi sceglie toni più soft e scrive al centrocampista bosniaco una lettera aperta: “Noi non ti odiamo Miralem come persona, odiamo ciò che rappresenti, un calcio senza più valore, in cui conta solo il denaro. Francesco Totti è il calcio, tu sei solo un calciatore. Buona fortuna”.

(Gazzetta.it – C. Zucchelli)



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