Rassegna stampa
Roma, Ranieri non molla la Champions: calendario in salita e occasioni sprecate, ma il tecnico prepara l’assalto finale

AS ROMA NEWS RANIERI CHAMPIONS LEAGUE – Sette vittorie consecutive, sedici risultati utili di fila e una rincorsa che aveva riacceso il sogno chiamato Champions League. E ora? Due pareggi all’Olimpico contro Juventus e Lazio hanno rallentato bruscamente la corsa della Roma, che vede l’Europa dei grandi allontanarsi di nuovo. Ma Claudio Ranieri non ci sta, e assicura: “Faremo di tutto per restare aggrappati fino alla fine”.
Come riporta Il Tempo, non tanto per le prestazioni – soprattutto contro la Lazio, dove i giallorossi non hanno meritato di più – quanto per l’incapacità di fare il salto di qualità contro le dirette concorrenti, la Roma si ritrova con più rimpianti che punti. E questa non è una novità: nelle ultime stagioni, il copione si è ripetuto fin troppe volte. Ogni scontro diretto ha portato più dubbi che conferme, con un rendimento insufficiente proprio quando bisognava fare il salto decisivo. Da sette anni, la Champions resta un miraggio.
Le attenuanti ci sono, su tutte l’assenza di Paulo Dybala nel momento clou, ma nel calcio di oggi non c’è più tempo per riposarsi. E se il Napoli può permettersi qualche passaggio a vuoto, chi rincorre deve dare tutto. La Roma, grazie soprattutto alla guida di Ranieri, ha ritrovato identità e dignità, ma troppo spesso si è fermata a un passo dalla svolta.
Il calendario, intanto, non concede tregua: all’orizzonte ci sono Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan. Non c’è l’obbligo di vincere tutte, ma almeno provare a fare meglio è doveroso. Contro Juve e Lazio è mancato il coraggio, soprattutto dopo il pareggio: con i bianconeri c’era tutto il secondo tempo a disposizione, con la Lazio almeno venti minuti e l’aggravante di un’avversaria stanca dalla trasferta in Norvegia. Eppure, la squadra non ha mostrato il piglio giusto per tentare la rimonta.
A pesare anche alcune scelte, come i cambi tardivi in attacco. E quelle due punte, Dovbyk e Shomurodov, che ogni volta migliorano la squadra, continuano a essere un’opzione più che una certezza. Ranieri lo ha ammesso: “Siamo più pericolosi con due punte, ma poi ho meno soluzioni in corsa. Shomurodov entra sempre bene, la squadra si sente più sicura e Dovbyk è meno isolato. Devo trovare l’equilibrio giusto”.
Forse la risposta arriverà già sabato sera contro il Verona: possibile il ritorno al 4-4-2, con Soulé largo a destra (dove dà il meglio) e Saelemaekers a sinistra, mentre Pellegrini, ancora una volta deludente, potrebbe cedere il posto. La squadra ha bisogno di gol, e Dovbyk da solo non basta: un partner d’attacco può essere la chiave per sbloccare anche lui.
La matematica non condanna ancora la Roma, ma calendario e incroci rendono la rincorsa una missione ai limiti dell’impossibile. Tentare però è un dovere. Per i tifosi, per Ranieri e per una squadra che non può più accontentarsi della dignità ritrovata. Ora serve anche concretezza.
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