La campanella dell’ultimo giro sul mercato è suonata a vuoto in casa romanista, travolta sul fotofinish dall’impossibilità di regalare a Spalletti l’ultimo tassello per completare la rosa. L’obiettivo di piazzare un colpo a centrocampo si sono infrante poi nei rischi che puntualmente riservano le ultime ore dedicate ai trasferimenti. Proprio ad un passo dal gong, la Roma ha registrato l’interruzione della trattativa con l’Arsenal per Wilshere, la priorità segnata nell’agenda del diesse per sostituire la partenza programmata da tempo di Vainqueur, che in serata ha salutato la capitale approdando a Marsiglia (che coprirà l’intero ingaggio del francese) in prestito con diritto di riscatto. Uno scenario che ha lasciato un po’ di amaro in bocca al tecnico, rimasto in attesa di novità sull’intreccio di nomi seguiti dal Sabatini per sistemare il centrocampo. Lasciate cadere in secondo piano le alternative Belhanda, Grenier e Rincon, il ds ha provato nel pomeriggio ad accelerare i tempi sul mediano inglese, bloccato più dal mancato accordo economico trai club (formula di trasferimento e spartizione dell’ingaggio da 3,5 milioni netti) che dall’effettiva impossibilità logistica del ragazzo di lasciare Londra. Un mix che infatti lo ha convinto dopo poche ore ad accettare la proposta inglese del Bournemouth. Di conseguenza è aumentato il grado di difficoltà anche nel tentativo finale sulla riapertura delle trattative per Belhanda (troppo alte le richieste della Dinamo Kiev) e Rincon, bloccato dai 10 milioni di valutazione avanzati dal presidente rossoblù Preziosi. Con l’impossibilità (soprattutto temporale) di concludere un trasferimento internazionale, la Roma conclude il proprio mercato tra l’insoddisfazione generale di Spalletti (che si aspettava un altro arrivo) e quella di Sabatini, deluso per non essere riuscito a definire in extremis l’affare Wilshere.

Aspettando quindi il rientro degli infortunati di lungo corso Rudiger e Mario Rui, i giallorossi sopperiranno all’addio di Vainqueur con l’adattabilità nel ruolo di Florenzi, pedina utilizzabile anche nella rotazione degli esterni d’attacco. Dopo aver sfiorato in giornata la possibilità di trasferirsi in prestito al Lione, Iturbe rimarrà all’interno della rosa: nel ballottaggio delle partenze offensive è toccato quindi a Ricci lasciare Trigoria per farsi le ossa nella sua prima vera esperienza in serie A. Il ragazzo passa al Sassuolo in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto a favore del club giallorosso.

Sono quindi 8 i volti nuovi della campagna acquisti appena terminata: oltre ai brasiliani Alisson e Gerson (operazioni concluse però durante la passata stagione) la Roma non muove l’attacco dedicando i propri sforzi esclusivamente ad una difesa rinnovata dall’arrivo di Vermaelen, Juan Jesus, Fazio, Bruno Peres, Mario Rui e Seck. Tanti movimenti anche in uscita: a titolo definitivo salutano Pjanic, Sanabria, Torosidis (ieri sera la firma con il Bologna) Ljajic, Politano e Pettinari, mentre saranno rinviate alla prossima estate le situazioni legate a Vainqueur, Iago Falque, Castan, Zukanovic, Doumbia, Sadiq (ufficiale anche per lui ufficiale il passaggio al Bologna in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto) e Piscitella. In prestito anche i ragazzi della Primavera, Ponce, Verde, Balasa, D’Urso, Di Livio, Casasola, Machin, Capradossi, Golubovic, Omic e e Rares. Un bilancio definitivo che alleggerisce il peso del fair play finanziario sul club romanista, pronto a presentarsi al cospetto della Uefa nel prossimo ottobre, con l’ottimismo di rientrare all’interno dei parametri richiesti. L’unico nodo rimane legato al futuro di Sabatini: prima della tappa intermedia del mercato di gennaio, il diesse valuterà con Pallotta se prolungare o meno il contratto in scadenza a giugno.

(Il Tempo – A. Serafini)



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