AS ROMA NEWS MILAN BOVE – Sostituire Bryan Cristante non sarà un compito semplice. Le alternative però non mancano a centrocampo. L’indiziato numero uno, quando manca sempre meno al secondo round contro il Milan, è Edoardo Bove, un profilo diverso rispetto a Cristante, ma anche la scelta più logica per mordere le caviglie degli avversari, scrive il Corriere dello Sport.
Mai come stavolta servirà la migliore versione di Bove, “il cane malato”, come l’aveva soprannominato scherzosamente Mourinho. Perché se sta bene corre per due e aggredisce chiunque passi nella sua zona. Nell’era Daniele De Rossi il prodotto del settore giovanile di Trigoria ha giocato molto meno, è diventato un gregario.
Adesso sembra arrivata la grande chance in una partita che sa di spartiacque nella corsa alla finale di Europa League, al netto del fatto che anche Aouar è in corsa per una maglia da titolare. Il baby centrocampista è stato risparmiato a Udine. Una mossa voluta? Probabilmente sì. In questo modo Bove è stato preservato per giocare domani senza scorie, senza dover fare i conti con l’acido lattico, senza fatica accumulata.
Esistono delle nuove gerarchie a centrocampo: Pellegrini, Cristante e Paredes sono intoccabili. La squalifica del numero 4 ha creato un buco. E Bove ci si vuole infilare. Anche perché rappresenta una garanzia, soprattutto in ambito internazionale. L’anno scorso fu lui a risolvere la complicata semifinale d’andata contro il Bayer Leverkusen segnando un gol decisivo, fondamentale nell’arco dei 180’.
Quella fu una delle serate più intense della sua storia da romano e romanista. Stremato, dopo la rete, fu sostituto mentre veniva acclamato dall’Olimpico. Insomma, Bove è un talismano quando il tabellone dell’Europa League diventa sempre più stretto. Proverà a ripetersi. A giocare un’altra partita ad altissima intensità.
Bove sogna di ricalcare il percorso del suo allenatore in giallorosso. A modo suo. Non l’ha nascosto durante la conferenza stampa che anticipava la sfida al Brighton. Il centrocampista era seduto al fianco di De Rossi, era imbarazzato e anche DDR è scoppiato a ridere in maniera sincera: «Io sono Edoardo Bove, faccio il mio percorso. Io il nuovo De Rossi? Assolutamente mi fa un effetto bellissimo questo paragone. Il primo impatto è quello di un ragazzo che l’ha sempre visto giocare in televisione, ma adesso lo vedo come il mio allenatore. Sono onorato per i consigli, che penso nessun altro allenatore potrebbe darmi per il livello a cui ha giocato. Un pochino me l’aspettavo questa domanda: c’è sempre questo tipo di accostamenti. Io credo che ogni giocatore abbia la sua carriera. Se ti dico che spero di avere una carriera come quella del mister non mento. Essere accostato sì, ne sono onorato, ma vorrei avere la mia carriera, quella di Edoardo Bove».
Ragionamenti di un ragazzo serio che sta vivendo in prima persona il sogno di indossare la maglia della Roma dopo il lunghissimo percorso partito nel vivaio di Trigoria. In passato Bove poteva essere venduto per fare cassa, sulla scia di Volpato, Tahirovic, Missori e via dicendo. Lo voleva il Bologna, ma è rimasto alla base firmando poi un rinnovo da un milione a stagione fino al 2028. La sua priorità è sempre stata la Roma. La sua priorità più imminente invece è tornare a ringhiare dentro l’Olimpico.
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