È rimasto in campo per 83 minuti, più di quello che di solito fanno con la Primavera i calciatori della prima squadra di rientro da un infortunio. Un segnale che testimonia come il tedesco Antonio Ruediger, a quattro mesi e mezzo dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, rimediato in nazionale prima degli Europei, non veda l’ora di rimettersi a disposizione di Luciano Spalletti.

Proprio il tecnico, insieme al d.s. Massara e a Federico Balzaretti, lo ha visto giocare ieri con i ragazzi di Alberto De Rossi nel 4-0 rifilato al Novara, in cui è stato protagonista con un gol, di testa, nel secondo tempo. Ruediger ha espresso la sua gioia sui social («Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi mesi»), ma per rendersi conto del suo stato d’animo bastava vedere la sua faccia dopo il gol e il suo abbraccio ai ragazzi della Primavera.

«Bentornato Antonio», lo striscione che campeggiava a Trigoria, è lo stesso messaggio che gli ha riservato Spalletti. «Col Palermo non lo rischio, ma dalla gara col Sassuolo sarà con noi. Può fare il terzino e il centrale: quando attacca non ha la qualità di Peres o Florenzi, ma quando difende lo fa meglio».

(Corriere della Sera – G. Piacentini)



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