ULTIME NOTIZIE AS ROMA SABATINI FRIEDKIN – In Inghilterra sono sicuri: Sergio Ramos finirà al Manchester United. Una destinazione più «adatta» alle richieste economiche del calciatore spagnolo, fuori dai parametri della Roma sostenibile raccontata dall’a.d. Guido Fienga e dalla proprietà americana dei Friedkin, scrive il Corriere della Sera.
È un mercato in fase di stallo quello della società giallorossa che, dopo il «botto» Mourinho, sta lavorando per mettere a disposizione dello Special One almeno un paio di rinforzi (Rui Patricio o Gollini per la porta e Xhaka a centrocampo) prima dell’inizio della prossima stagione.
Di sicuro c’è bisogno di una nuova scossa per infiammare una piazza che aspetta solo di esaltarsi. «Gli americani – le parole di Walter Sabatini alla presentazione del libro di Giancarlo Dotto «Il Dio che non c’è. Siamo tutti mitomani», edito da GOG Edizioni in collaborazione con la Rivista Contrasti – devono capire che lo sport non è fatto solo di numeri e statistiche, ma va esaltato il gesto che illumina la scena».
Un consiglio per Dan e Ryan Friedkin, ma chissà se lo ascolteranno. Per ora hanno scelto José Mourinho «per riportare un po’ di elettricità nella piazza giallorossa», come ha detto il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, che ha partecipato alla presentazione del libro.
«Doveva essere un libro di sport, è diventato un libro sulla vita», le parole di Andrea Antonioli, moderatore e direttore di Contrasti. Da mitomane incallito «ma nell’accezione più alta del termine», Giancarlo Dotto passa in rassegna un’epoca mitologica che ha visto Maradona e Federer, Edberg e Jordan.
Racconta di Carmelo Bene inginocchiato davanti alla tv dopo una punizione di Platini, dell’inquietudine di David Foster Wallace per la finale degli Us Open che vide Federer trionfare su Agassi nel 2005. Parla di se stesso che, con una radiolina, ascolta la telecronaca di Paolo Valenti durante l’incontro di boxe Griffith-Benvenuti. «Anche se parla di personaggi del passato, è un libro destinato ai giovani», dice Dotto, a cui probabilmente l’augurio più bello lo ha fatto il giornalista Michele Plastino: «Non riuscire mai a raggiungere i propri pensieri, che da sempre rincorre».
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