La difesa è a posto, il peggio è alle spalle: sotto con il preliminare adesso. Ma il mercato della Roma non è finito, né in entrata né in uscita, e proprio in base al risultato della doppia sfida contro il Porto si aprirà a nuove soluzioni.

PIANO A – Se Spalletti condurrà la squadra in Champions League, garantendo un extra budget a Sabatini, ci saranno belle sorprese. Almeno un paio tra terzino destro, centrocampista ed esterno offensivo. Il tutto però è vincolato alle cessioni, per un discorso di numeri della rosa: in questo momento sono di troppo Gyomber, che è vicino al Pescara, il giovane mancino senegalese Seck, destinato a fare esperienza in serie B, e uno tra Iturbe e Ricci. Iturbe interessa al Sassuolo che ha ceduto Sansone al Villarreal mentre Ricci può finire all’Atalanta, non prima di aver rinnovato il contratto in scadenza. L’attaccante esterno che si aggiungerebbe all’organico è stato già individuato: è l’olandese di origine marocchina Ziyech, che ha già detto sì alla Roma aspettando il semaforo verde del Twente, che intanto ha avuto da Sabatini in prestito il giovane H’Maidat. Per il centrocampo invece, di fianco al grande obiettivo Borja Valero, che la Fiorentina cercherà di non vendere alla Roma, Sabatini pensa al belga Tielemans, bimbo prodigio dell’Anderlecht. Il terzino destro dell’ultimo secondo, in caso di cessione di Torosidis, può essere Bruno Peres, ma solo se le condizioni del Torino saranno considerate ragionevoli dalla Roma.

PIANO B – Altro scenario si profila in caso di retrocessione in Europa League. Certo la Roma ricaverà comunque quasi 15 milioni tra il “paracadute” Uefa destinato agli sconfitti dei playoff e il bonus per la partecipazione alla coppa meno prestigiosa. Ma è niente rispetto ai soldi della Champions, che promette 50 milioni per la sola iscrizione alla fase a gironi. Nel caso meno felice, la Roma dovrà frenare gli istinti trasgressivi di Manolas (e quindi rinnovargli il contratto per evitare il braccio di ferro) e non potrà effettuare investimenti ambiziosi. Contando sulla fedeltà di Nainggolan, che ha deciso di restare a prescindere dall’esito di Roma-Porto, sceglierà di valorizzare Paredes, che ha molto mercato e tanti pretendenti ma nessuno che abbia offerto i 15-18 milioni buoni per giustificarne una cessione. Sono attesi a quel punto solo dei ritocchi, con possibili partenze tra i giocatori non strategici nella rosa.

RINNOVI – In parallelo, Sabatini si dedicherà ai prolungamenti contrattuali con l’obiettivo di alleggerire il bilancio attuale e spalmare gli stipendi su più stagioni: oltre a De Rossi, che è in scadenza e sta valutando l’idea di chiudere la sua esperienza nella Roma ma al tempo stesso sarebbe lusingato da una proposta del club, si avvia a rinnovare Leandro Castan, ora passato in prestito alla Sampdoria «perché con Spalletti non avrei avuto spazio»: il procuratore Giuffrida sta discutendo i termini del nuovo contratto, che verrà portato fino al 2019, con uno stipendio annuo che sarà verosimilmente ridotto da 2,2 a 1,5 milioni.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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