Diadie Samassekou

CALCIOMERCATO ROMA SAMASSEKOU – La tournée americana volge al termine. Il nuovo acquisto, che nella tempistica avrebbe dovuto sostituire Malcom, arriverà dunque al ritorno della Roma dagli Usa (previsto, a scaglioni, nella mattinata di giovedì). Un ritardo – nel progetto originario di Monchi– dovuto alla volontà del club giallorosso di attendere ancora qualche giorno, prima di chiudere la prima delle new entry. Che sarà, al netto di sorprese in extremis, un centrocampista. «Il mercato? Sono soddisfatto perché abbiamo preso giovani di prospettiva», ha detto in maniera sibillina ieri Di Francesco dagli Usa.

Il ds spagnolo ha in mano Samassekou, classe ’96, mediano del Salisburgo, contratto in scadenza nel prossimo giugno. C’è il sì del ragazzo, allettato dalla possibilità di trasferirsi in Italia e l’intesa con il club austriaco non è lontana (la forbice è minima: 18 la richiesta, 15 l’offerta). Prima però di chiudere, Monchi vuole attendere ancora qualche ora. La Premier prende il via nel prossimo weekend e il mercato in Inghilterra termina giovedì alle 18. Senza i club inglesi, si riducono le sirene milionarie per calciatori e club alla ricerca dell’affare della vita. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a N’Zonzi.

Il francese, sondato dall’Arsenal, aspetta novità da Londra che al momento tardano ad arrivare (i Gunners devono prima cedere Wilshere). Senza l’ostacolo-Emery, la Roma rimarrebbe l’unica pretendente al mediano del Siviglia (convocato per mercoledì dal club spagnolo). Della serie: prendere (i 3,5 milioni, compresi bonus, offerti) o lasciare.

ESTERNO LAST-MINUTE – Una volta sistemato il discorso legato al centrocampista, Monchi si concentrerà sull’esterno alto a destra di piede mancino. Ieri l’apertura di Bailey alla rivista sportiva Kicker («C’è un interesse concreto da parte della Roma, del Liverpool e del Chelsea. Non faccio promesse. Quello che posso dire è che il mio obiettivo è crescere. Se un club però mi vuole, deve parlare col Bayer»), è stata accolta, versante giallorosso, con discreta freddezza.

Anche se, a livello ipotetico, per il giamaicano – essendo Liverpool e Chelsea le altre contendenti – si potrebbe estendere il discorso già effettuato per N’Zonzi, la richiesta di 50 milioni del Leverkusen viene ritenuta eccessiva. Per questo motivo la Roma si sta guardando attorno. Rimane ancora flebilmente in piedi il discorso legato a Neres (a patto però che l’Ajax non superi il playoff di Champions) mentre ieri, da Milano, c’è stata la chiusura pubblica di Leonardo per Suso: «È un giocatore importante per noi, ora e nel futuro». Lo spagnolo non va comunque depennato, rimanendo una delle poche possibilità per la società rossonera di effettuare una plusvalenza di rilievo.

Di certo, non va inserito in uno scambio con Lorenzo Pellegrini, come ieri circolava in ambienti milanesi. L’ipotesi, fronte Roma, è stata definita – edulcorando al massimo il termine – una stupidaggine. E in effetti, nonostante la concorrenza che si presenta nel centrocampo giallorosso, il talentuoso 22enne quest’anno è chiamato alla consacrazione, in un ruolo dove è già riuscito con merito a ritagliarsi un posto nella nuova nazionale di Mancini.

La sensazione, avvalorata anche dalla difficoltà con la quale si fatica a lavorare in uscita, è che se l’esterno offensivo arriverà, lo farà in extremis. Intanto Di Francesco si cautela con Kluivert, impiegato costantemente a destra nelle prime quattro amichevoli. Con il Real Madrid, attesa l’ennesima conferma. Spiegato, infine, il nervosismo di Juan Jesus: Monchi ha ripreso a valutare offerte per il brasiliano. Il Torino spera.

(Il Messaggero – S. Carina)



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