CALCIOMERCATO AS ROMA SCAMACCA – Sui suoi social Gianluca Scamacca si sta ancora godendo la vittoria della Conference con il West Ham, una partita che è stato costretto a vedere fuori dal campo per la lesione al menisco esterno del ginocchio destro che lo costretto all’intervento al Gemelli ad aprile e che lo ha tenuto fermo addirittura da gennaio, scrive il Corriere dello Sport.
L’attaccante ventiquattrenne sta lavorando tanto anche durante questi giorni di vacanza per chiudere definitivamente questo capitolo e cominciarne uno nuovo completamente ristabilito. Tanta corsa, palestra e fisioterapia, prima a Londra poi a Roma. La sua Roma. Si è affidato a un centro medico privato nella zona nord della capitale (che adesso lo segue a distanza mentre il ragazzo è in Sardegna) per lavorare con i fisioterapisti sul potenziamento muscolare ed essere definitivamente pronto per la nuova stagione.
Ma con quale squadra? Questo per Gianluca è ancora un punto interrogativo, ma non ci sono dubbi che se ci fosse anche solo la minima possibilità di tornare alla Roma, la sfrutterebbe immediatamente. E lo stesso vale per il club giallorosso che adesso sta lavorando attentamente per arrivare allo Scamacca bis. Del resto l’attaccante conosce Trigoria come le sue tasche, avendo giocato tre stagioni nelle giovanili romaniste salvo poi fare le valigie per chiudere il suo percorso di crescita al Psv dove però non è mai riuscito a esordire in prima squadra. Poi il trasferimento al Sassuolo e l’esplosione che lo ha portato in Premier League.
La Roma sta studiando un piano per riportarlo in Serie A, ma sempre a costo di trovare la giusta formula per riuscire a far quadrare i conti. Quindi un prestito con diritto di riscatto, oppure obbligo a un prezzo accessibile e condizionato al suo rendimento stagionale. Per il momento non è ancora in piedi una vera e propria trattativa, ma il sondaggio con l’entourage del giocatore è stato fatto ed è sicuramente positivo.
Scamacca è di Fidene, ha Roma e la Roma nel cuore. Non ha mai nascosto il suo tifo per la squadra giallorossa, anche un mese fa quando andò a vedere la semifinale di Europa League all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen. Oppure durante le sue storie social con la musica in sottofondo di “Mai sola mai” di Conidi, ormai quasi un nuovo inno della Roma. «Ho un bel ricordo, Roma è casa mia. La Roma è stata un pezzo del mio percorso e della mia storia, conservo dei bei ricordi di momenti che ho vissuto lì», disse Gianluca un anno fa. Lo stipendio non sarebbe un problema (guadagna tre netti a stagione), ma la sua valutazione attuale invece sì, oltre alla concorrenza di altri club italiani: un anno fa il West Ham lo ha acquistato per 36 milioni più altri 6 di bonus, per la Roma l’unica via è il prestito. Di certo ci proverà.
Intanto Pinto non ha mollato del tutto la pista che porta ad Alvaro Morata, sponsorizzato naturalmente dal suo amico fraterno Dybala ma anche dallo stesso Mourinho che lo ha lanciato al Real Madrid. Lo spagnolo ha rinnovato con l’Atletico fino al 2026, ma il prestito potrebbe ancora essere un’eventualità nel corso del mercato estivo. E Morata sarebbe ben contento di provare una nuova avventura in Serie A, questa volta nella capitale e insieme a Dybala e Mou. La pista che porta allo spagnolo è ben meno recente di quella legata a Scamacca: Morata infatti era stato già sondato diverse settimane fa, prima dell’infortunio di Abraham. Con la cessione dell’inglese la Roma avrebbe puntato forte sull’ex Juventus come suo sostituto. Il crociato ha cambiato un’altra volta i piani del club che adesso è costretto a cercare prestiti e colpi a parametro zero. Almeno fin quando non riuscirà a fare cassa vendendo Ibañez e gli esuberi.
La caccia all’attaccante continua, così come quella ai rinforzi negli altri reparti. E a proposito, Stefan Posch dal ritiro della nazionale austriaca si è in qualche modo proposto alla Roma. Alla domanda su un contatto con Mourinho, l’esterno del Bologna ha ammesso il suo interessamento per la Roma, ma rinviando ogni altro discorso al futuro, quando ci potranno eventualmente essere contatti concreti. Posch non costa poco, ma chissà che non possa essere un rinforzo per Mou.
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