Gianluca Scamacca (Credit by Depositphotos.com)

CALCIOMERCATO AS ROMA SCAMACCA – C’è un tempo per seminare e uno per raccogliere. Lo dice l’Ecclesiaste ai credenti, lo racconta il mercato agli adoratori del calcio. In questo senso, la Roma sta agendo con una tempistica invidiabile e con un approccio doppio a questa fase delle trattative, scrive La Gazzetta dello Sport.

Così, da un lato si è già aggiudicata due svincolati di lusso come Houssem Aouar, centrocampista ex Lione, ed Evan Ndicka, difensore ex Eintracht Francoforte; dall’altro porta avanti gli obblighi di plusvalenze per via del “settlement agreement” sottoscritto con la Uefa. Tutto questo, però, avendo come stella polare l’obiettivo di rinforzare l’unico reparto finora rimasto fuori dai giochi: l’attacco. Che le mosse del club giallorosso siano efficaci lo dimostra chiaramente un fatto: il primo acclarato oggetto del desiderio, Gianluca Scamacca del West Ham, ha già accettato la proposta di tornare a Trigoria, da dove è cominciata la sua avventura fuori dall’Italia.

Resta lo scoglio più difficile: convincere la società inglese alle cessione in prestito, magari oneroso. Per il momento il club londinese – che ha pagato il centravanti ben 36 milioni più 6 di bonus – preferirebbe attendere offerte più convenienti per monetizzare, ma non è detto che alla fine non decida di accontentare l’italiano, facendo una sorta di investimento. Dopo l’infortunio al ginocchio, infatti, Scamacca deve rilanciarsi anche in chiave azzurra. Magari una stagione nella Roma agli ordini di José Mourinho potrebbe rimetterlo in vetrina, a tutto beneficio dello stesso West Ham.

Per questo i giallorossi non hanno fretta, tenendo conto che al momento la priorità è chiudere la partita delle plusvalenze. Per questo si tengono in caldo anche altri profili, che potrebbero essere Zaha, svincolato dal Crystal Palace, e lo stesso Morata, che però potrebbe arrivare solo in prestito e il cui ingaggio non beneficerebbe del “decreto crescita” e quindi ci dovrebbe essere la collaborazione anche dell’Atletico Madrid. Seguito anche Noah Okafor del Salisburgo, recente avversario in Coppa. Tutto ciò, mentre Abraham affronta la sua seconda settimana di fisioterapia dopo l’infortunio al ginocchio.

L’urgenza, perciò, resta arrivare ai 30 milioni di plusvalenze al 30 giugno. La cessione di Tahirovic all’Ajax per 8,5 milioni più il 15% di bonus e quelle imminenti di Volpato e Missori per una dozzina di milioni al Sassuolo rappresentano un bel passo in avanti, in attesa della vendita di Ibanez. Forse più complesso, invece, è la cessione degli esuberi, anche perché le strategie raccontano anche di alcuni “no” pronunciati per giocare dove piace di più.

Reynolds e Carles Perez, ad esempio, gradirebbero restare rispettivamente nel Westerlo in Belgio e nel Celta Vigo in Spagna, però queste due società non vogliono pagare la cifra riscatto. Per ora la Roma non cede, visto che il terzino ha offerte anche dalla Premier (Fulham) e l’attaccante dalla Liga (Girona). Discorso più avviato, invece, per Kluivert e Viña col Bournemouth. L’attaccante e il terzino (quest’ultimo reduce dal prestito) interessano ma deve essere trovata la formula giusta per chiudere l’affare. Kluivert viene valutato una decina di milioni, mentre per Viña – non riscattato per i 15 milioni pattuiti – ne occorrerebbe almeno la metà. A quel punto, quando il bilancio al 30 giugno sarà sistemato nel migliore dei modi, anche Scamacca sarà più vicino.



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