Patrik Schick

(Il Messaggero – A. Angeloni) Patrik Schick c’è ma non troppo. O meglio: Eusebio Di Francesco non è così convinto di buttarlo nella mischia contro la Spal. Almeno a inizio partita. Perché il ceco non è ancora pronto e forse è meglio utilizzarlo a partita in corso. Questo significa che dopo domani, al centro dell’attacco ci sarà ancora Edin Dzeko. Che è vero ha bisogno di riposare visto che fino a ora ha sempre giocato, ma è pur vero anche che ha anche bisogno di ritrovare la via del gol. Più per se stesso, per il suo morale che per la Roma, visto che la squadra ha usufruito è riuscita a vincere – Genoa a parte – senza le reti del bosniaco. Contro la Spal si prevede una staffetta, anche se Eusebio non ha preso una decisione definitiva. Ci sta pensando: osserva, studia, valuta. Vuole aspettare. Intanto sta lavorando sull’ex Sampdoria, spiegandogli i movimenti in campo, sia quando deve partire da destra (con Dzeko in campo) sia quando deve lavorare da una posizione più centrale (senza Edin). I cinque/otto minuti disputati da Schick contro il Genoa sono piaciuti all’allenatore, ma sono pure sempre cinque/otto minuti. Il tecnico vuole che il calciatore si alleni di più con la squadra e questo sta avvenendo solo da pochi giorni. E dal punto di vista dell’allenatore,conta.

L’INDECISIONE – Contro la Spal – a meno di sorprese dell’ultima ora – vedremo una staffetta Dzeko–Schick. Edin ha bisogno di rifiatare, soprattutto perché servirà bello in tiro contro il Qarabag, sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di Champions League. E non giocherà novanta minuti. L’importante per l’allenatore, al di là del minutaggio che concederà venerdì a Schick è aver ritrovato un calciatore che fino a questo momento è sempre stato indisponibile: Patrik, assicurano, ha superato i problemi muscolari e ora sta bene anche sotto l’aspetto psicologico. E’ solo una questione di tenuta. Se in questi due giorni dimostrerà di crescere sotto l’aspetto della condizione fisica, non è escluso che DiFra cambi idea e cominci la partita con lui. Non semplice,però.

I CAMBI FORZATI – Più o meno lo stesso discorso vale per Kolarov, che dovrà fare uno sforzo supplementare e magari dividere la partita contro la Spal con Emerson, pure lui dato definitivamente per recuperato. Il turnover riguarderà probabilmente Nainggolan, con il rientro in squadra di Pellegrini più Gonalons, che dovrà sostituire lo squalificato De Rossi; riguarderà anche Florenzi e uno tra Fazio e Jesus. El Shaarawy potrebbe giocare a sinistra, facendo così rifiatare Perotti, mentre a destra giocherebbe Gerson o addirittura Under. Di Francesco intanto il turnover lo fa durante l’allenamento. Ieri ha fatto svolgere lavoro individuale ai più stanchi della compagnia: Kolarov, Fazio, Nainggolan, De Rossi, Dzeko e Perotti. Hanno svolto terapie Defrel e Karsdorp: il primo si rivedrà tra una quindicina di giorni se tutto andrà bene (altri esami post gonfiore diranno se si tratta di frattura), il secondo ad aprile, sempre se tutto andrà bene.

TOTTI NEL MONDO – Sarà presentato oggi, alle ore 19, presso il circolo Aniene, il libro di Lando Sabini “Francesco Totti una leggenda nel mondo” (presenti Giovanni Malagò che ne ha scritto la prefazione e ilCapitano). Si tratta di una raccolta fotografica dell’autore come testimonianza della fama di Totti riscontrata nel mondo. L’incasso dalla vendita verrà devoluto in beneficenza.



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