Edin Dzeko, attaccante della Roma

A 8 punti dalla Juventus capolista è arrivato il momento, in casa romanista, di pensare esclusivamente a difendere la seconda posizione dal ritorno del Napoli, che ora è a sole due lunghezze di distacco. Non convincerà Luciano Spalletti a rimanere sulla panchina romanista, ma avrebbe un’enorme importanza per la società, con evidenti ripercussioni sulle strategie di mercato e sugli investimenti per la prossima stagione. Poiché la strada alternativa è un ridimensionamento della rosa attraverso la cessione di almeno un paio dei pezzi pregiati, diventa fondamentale difendere i due punti di vantaggio che ora i giallorossi hanno sul Napoli.

Il calendario dei giallorossi sembra più complicato rispetto a quello che aspetta il Napoli inseguitore. Tolte la trasferta di Pescara – lunedì prossimo – e le ultime due giornate contro Chievo e Genoa, che da tempo non hanno più nulla da chiedere alla classifica, la Roma incontrerà Lazio, Milan (in trasferta) e Juventus (all’Olimpico) tra la trentaquattresima e la trentaseiesima giornata. È vero che il Napoli dovrà affrontare quattro trasferte – Sassuolo e Inter consecutivamente, Torino e Sampdoria – e due sole gare (contro Cagliari e Fiorentina) al San Paolo, ma lo è altrettanto che tutti gli avversari degli azzurri, ad eccezione dell’Inter che è ancora in corsa per un posto in Europa League, non hanno più niente da chiedere al campionato. La Roma, da parte sua, ha un piccolo vantaggio: in caso di arrivo a pari punti sarà davanti grazie alla differenza reti (4-3) negli scontri diretti.

(Corriere della Sera)



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