Boubacar Kamara

ULTIME NOTIZIE AS ROMA GARCIA KAMARA – Raccontano che Boubacar Kamara sia nato con il Marsiglia ben fisso in testa. «Pensa all’Olympique anche quando dorme», disse una volta uno dei suoi primi allenatori, parlando di quel ragazzo che prima si era avvicinato ai biancoazzurri da tifoso – quando era ancora un bambino – e poi ci si è tuffato dentro da calciatore.

C’è però un allenatore che gli ha cambiato profondamente il destino, credendo in lui e lanciandolo nel grande calcio prima e poi plasmandolo nel ruolo che ricopre oggi, quello di mediano difensivo. Quell’allenatore è Rudi Garcia, che a Roma ha lasciato ricordi dorati e che ci aiuta a capire qualcosa di più del talento francese che piace da matti proprio ai giallorossi (oltre che alla Juventus e a qualche altro club europeo). Mourinho, del resto, vorrebbe Kamara già adesso, a gennaio, per rinforzare il suo centrocampo e coprire quella falla rimasta aperta fin dalla scorsa estate.

Garcia, invece, lo prese dalla squadra B e lo fece esordire in Coppa di Lega il 13 dicembre 2016 (a 17 anni appena compiuti), per poi lanciarlo definitivamente nel settembre del 2017, quando giocò in Europa League contro il Konyaspor, diventando così il giocatore più giovane della storia del Marsiglia a giocare in una partita europea. Queste le parole dell’allenatore francese a La Gazzetta dello Sport:

Garcia, che ricordi ha di Kamara?

«Buoni, molto buoni. È un bravo ragazzo e un calciatore importante, uno di quelli a cui sono rimasto molto affezionato».

Lei lo fece esordire in prima squadra, giusto?

«Sì, è vero, lo lanciai io, lui e Maxime Lopez, che adesso è al Sassuolo. Venivano entrambi dal vivaio. E con Kamara mi prodigai tanto anche per fargli avere il primo contratto da professionista, proprio mentre gli avevano messo gli occhi addosso tanti grandi club europei».

Con lei giocava difensore o centrocampista?

«Bouba nasce difensore, ma io lo vedevo meglio da centrocampista, perché ha qualità tecnica, è bravo nel gioco “lungo” ed è uno che ha anche un discreto sangue freddo, sa sempre ragionare in mezzo al campo e prendere la decisione migliore. Da difensore, invece, mi sembra che gli manchi qualche centimetro e anche un po’ di velocità per giocare a due. A tre, invece, con dei difensori strutturati bene dal punto di vista fisico lo può anche fare».

A centrocampo con lei funzionava?

«A Marsiglia venni criticato per quella scelta. E invece dopo lo hanno fatto giocare sempre lì».

Mourinho gli ha messo gli occhi addosso per la sua Roma. Pensa che possa essere funzionale alla squadra giallorossa?

«Kamara è un giocatore di grande prospettiva. È bravo nel contrastare gli avversari, perché è anche forte nei duelli. Sa recuperare tanti palloni e vede bene il gioco, anche come primo “rilanciatore”. insomma, per me è un regista perfetto».

Difetti ne ha?

«È uno che può essere utile anche in area nei calci piazzati, nonostante l’altezza, perché ha i tempi d’inserimento. Deve migliorare nel rapporto con i gol».

E come può essere che un giocatore così, tra l’altro tifoso del Marsiglia, vada in scadenza di contratto tra soli sei mesi.

«Penso faccia parte di una strategia ben precisa. Del resto, come detto prima anche il contratto precedente non è stato affatto facile da chiudere. Io però nel ragazzo ci ho creduto subito, si vedeva che poteva diventare un calciatore importante».



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