Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO LUKAKU – Non sarà più il benvenuto (eufemismo) a San Siro, ma di certo i tifosi dell’Inter non potranno mai dimenticare cosa ha rappresentato Romelu Lukaku per la maglia nerazzurra, specialmente nei derby. Così come Big Rom non potrà mai dimenticare le emozioni della stracittadina e quel duello con Ibrahimovic tra campo e social, uno scontro tra titani per prendersi Milano. Vinto da Big Rom, dai suoi numeri strepitosi e da record: a segno in cinque derby consecutivi tra campionato (4) e Coppa Italia, scrive il Corriere dello Sport.

Mai nessuno ci era riuscito, probabilmente passerà del tempo prima che qualcuno eguaglierà le sue statistiche. «Inchinatevi al Re di Milano», aveva scritto Romelu dopo uno dei derby. In quel momento lo era, il sovrano dei nerazzurri che in lui vedevano la luce. «I’m the best», urlava Lukaku dopo un’esultanza. La stessa che spera di replicare domani, nel suo primo derby della Capitale. Big Rom dopo aver vinto sette degli otto match contro il Milan vuole essere decisivo contro la Lazio.

È il suo obiettivo, se è lo è dato – quasi imposto – quando è arrivato nella Capitale: lui, che ama le sfide, che ama le partite esaltanti, sentite, e giocate alla pari, vuole sentirsi un re. A Roma l’imperatore. Conosceva già l’importanza della partita, nell’ultima settimana ha capito anche quanto sia sentita non solo dai tifosi ma anche dai giocatori. Soprattutto da quelli che hanno perso la doppia sfida la scorsa stagione. Calare il tris di sconfitte – addirittura a ridosso di una sosta delle nazionali – sarebbe non solo umiliante (per i tifosi ma anche per loro) ma anche deleterio per il prosieguo della stagione. 

Qualche tifoso ha addirittura pensato che a Praga qualche giocatore (magari inconsciamente) abbia messo nella prestazione meno del 50% delle proprie forze proprio per risparmiare le energie. Illazioni, supposizioni, speranze per qualche romanista che sogna di vedere Lukaku (e la squadra) nella migliore condizione possibile per vincere. Fin qui il rendimento di Big Rom con la maglia giallorossa è stato più che soddisfacente: nove gol in tredici partite, l’ultimo realizzato allo scadere contro il Lecce e che ha regalato una vittoria importante per la corsa alla Champions.

Nelle ultime tre partite è sembrato aver accusato un po’ la stanchezza delle tante gare giocate (da quando è arrivato le ha giocate tutte, comprese quelle con la nazionale) senza mai fermarsi, Mourinho gli sta chiedendo un grande sforzo perché consapevole della sua importanza per l’attacco della Roma. Lui non si tira indietro ma non sta vivendo il suo miglior momento della stagione, tra forma e i pochi palloni che gli arrivano in attacco. Il derby è però quel match che aiuta a ritrovare le forze, fisiche e mentali. Per chi naturalmente sa gestire la pressione. E Romelu sa farlo. 

Lukaku ha giocato addirittura 34 stracittadine nel corso della sua carriera con cinque squadre diverse. I tanti derby di Londra con la maglia del Chelsea (Arsenal, West Ham, Tottenham, Crystal Palace e Fulham), poi quelli con il West Bromwich (nel derby delle Midlands contro l’Aston Villa), l’Everton (con il Liverpool), le sfide con il Manchester City con la maglia dei Red Devils e per finire i derby della Madonnina. Totale: 17 vittorie, 6 pareggi e 11 sconfitte. E undici gol realizzati. Ora è a caccia del derby numero 35, contro una Lazio alla quale ha segnato “solo” due reti in sei scontri. Ma tanto, tanto pesanti. Doppietta e assist in un match vinto dall’Inter per 3-1 e che lanciò la squadra di Conte verso lo scudetto. Due gol in 45 minuti, poi l’assist per la rete di Lautaro Martinez per chiudere i giochi a 25 minuti dalla fine.



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