(Gazzetta.it – C. Zucchelli) Con la Champions ormai virtualmente in tasca – alla Roma serve un punto in due partite, o anche zero se la Lazio battesse l’Inter – a Trigoria è arrivato il momento delle riflessioni, e soprattutto, di due rinnovi che stanno a cuore, pur in modo diverso, a tecnico e tifosi. Il direttore sportivo Monchi, infatti, ha posto le basi per il rinnovo di Alisson e adesso la scelta è tutta del giocatore: la Roma, prima che parta per il Mondiale, è pronta ad offrirgli un contratto fino al 2023 da oltre tre milioni e mezzo a stagione più premi, lasciando a lui tutta la gestione dei diritti d’immagine non sportivi. D’accordo con Pallotta, che lo adora, e col gradimento dello sponsor tecnico, che lo vorrebbe come testimonial per tutto il Sud America, la Roma è pronta a metterlo al livello di Nainggolan e Strootman, come ingaggio, ma molto, se non tutto, dipenderà dal giocatore, cercato da mezza Europa.
FLORENZI – Discorso diverso per quanto riguarda il vice capitano. Monchi e Alessandro Lucci, il suo agente, si vedranno a fine campionato, ma la trattativa è tutta da mettere in piedi e dall’esito per nulla scontato. Florenzi piace in Premier (al Chelsea) e in Italia, ha il contratto in scadenza tra un anno e una grande forza contrattuale perché il club non può permettersi di perdere a zero un prodotto del vivaio. Ecco perché la trattativa sarà complessa: Florenzi si aspetta una proposta da top player da parte della società, che tenga conto i sacrifici fatti in questi anni, in cui si è dovuto adattare in un ruolo non suo, e tenga conto anche del suo essere “personaggio”, spesso sfruttato proprio dal club. Un esempio: insieme a El Shaarawy, Nainggolan e Juan Jesus è tra coloro che hanno prestato la voce all’applicazione “Waze” per il traffico. I tifosi hanno percorso 85mila chilometri guidati dai giocatori per un totale di circa 2450 ore di cammino e Florenzi è stato il giocatore simbolo di questa iniziava, in Italia e all’estero: dagli Usa al Brasile, passando per Israele, in tutto il mondo i romanisti hanno viaggiato con la sua voce. Basterà però questo a legarlo alla Roma per sempre come successo a Totti e De Rossi? La sensazione è che, rispetto agli altri due, per lui trovare l’accordo sarà se non più difficile, almeno più lungo.
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