AS ROMA NEWS SALISBURGO SMALLING – La sconfitta con un gol nel finale è sempre difficile da digerire. Lo sa bene la Roma che ha lasciato l’Austria con tanto amaro in bocca per le occasioni non sfruttate e con il rammarico di non essere riuscita a chiudere lo spazio in area per il colpo di testa vincente di Capaldo, scrive il Corriere dello Sport.
Dopo una buonissima prestazione in un campo complicato, per gli uomini di Mourinho è già il momento di cercare di dimenticare la delusione con la consapevolezza di una crescita nel gioco e nell’atteggiamento: «Prendere gol nel finale è sempre dura, è un peccato perché abbiamo avuto 2-3 occasioni per segnare».
Al senatore Smalling il compito di analizzare la prestazione della sua squadra. La sua è stata come sempre al di sopra della sufficienza. Il muro alzato dall’inglese anche stavolta ha arginato l’attacco avversario, nonostante questo è arrivato un gol frutto più di un mal posizionamento del reparto che di una sbavatura individuale: «Adesso dovremo analizzare la partita. Giovedì prossimo dovremo spingere per ribaltare il risultato e passare agli ottavi. Fortunatamente potremo contare sui nostri tifosi», ha dichiarato l’ex Manchester United.
Una cosa è certa, vista la delusione sul volto dei giocatori, l’Europa League non è certo una competizione che vogliono snobbare: «Soprattutto dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia teniamo molto a questa coppa – ha ammesso Smalling -. Vogliamo andare avanti, come lo scorso anno. Adesso testa a domenica e poi vogliamo passare il turno».
Prima il Verona, poi il Salisburgo, per una doppia sfida importante per rimanere in zona Champions e approdare agli ottavi: «Penso che la rosa sia valida per affrontare due competizioni – le parole dell’inglese -. Anche lo scorso anno abbiamo giocato tante partite, e alla fine abbiamo vinto la Conference League. Abbiamo dimostrato che chi entra può fare la differenza, quindi penso che riusciremo a gestire il doppio impegno come abbiamo fatto ultimamente».
Dichiarazioni di Chris che somigliano molto a un processo di autoconvincimento visto lo scarso utilizzo della panchina fin qui e gli straordinari degli undici schierati in campo contro l’Empoli, il Lecce e poi ieri a Salisburgo.
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