CALCIOMERCATO AS ROMA MORATA – C’è un’immagine simbolica che arriva dal ritiro della Roma: Tiago Pinto passeggia davanti all’albergo di prima mattina con il telefono sull’orecchio e una mano sulla testa. Sembra indaffarato, per non dire preoccupato. Non sappiamo ovviamente chi fosse l’interlocutore. Ma nel giorno in cui l’Inter piomba su Scamacca, proponendo parecchi milioni al West Ham per un trasferimento definitivo, un pizzico di tensione sarebbe anche normale: dopo Frattesi e Sabitzer per il centrocampo, rischia di saltare il suo obiettivo quasi dichiarato per il ruolo di centravanti, scrive il Corriere dello Sport.
La necessità che si era tramutata in virtù, il mercato dei parametri zero e dei prestiti che produce quattro rinforzi di buon livello, è oggi un problema per la Roma. Con le cessioni di Kluivert, Carles Perez, Volpato, Tahirovic, Missori e Reynolds, in cassa sono entrati circa 37 milioni. Ma questi soldi non bastano ad autorizzare nuovi investimenti sui cartellini. Le perdite gestionali, al di là degli obblighi finanziari determinati dal patteggiamento con l’Uefa, impongono altri tagli, altre plusvalenze. Ibañez, Karsdorp e forse Belotti sono i calciatori che possono aiutare Tiago Pinto a comprare il centravanti (due, se parte il Gallo) che vuole Mourinho.
In questo impasse poco incoraggiante, Tiago Pinto sta cercando di muovere il radar su più fronti. Ad esempio venerdì scorso, prima di raggiungere la Roma in Algarve, è stato avvistato allo stadio di Linz, in Austria, per assistere alla partita di campionato tra Lask e Rapid Vienna. Voleva osservare da vicino l’attaccante croato Marin Ljubicic, classe 2002 che gioca nella squadra di casa, prospetto che gli interessa. Nella scorsa stagione ha segnato 16 gol complessivi. Potrebbe essere un investimento per la panchina, sempre in caso di addio a Belotti. Ma l’emergenza riguarda il centravanti titolare. E siccome Mourinho spinge per Alvaro Morata, Tiago Pinto sta cercando di accontentarlo.
L’elemento positivo della vicenda è che Morata, attratto dalla possibilità di andare alla Roma e di tornare a giocare con l’amico Dybala, non si sia ancora mosso da Madrid. O meglio dall’Asia, dove l’Atletico ha vinto due giorni fa l’amichevole contro il Manchester City. Tutti sanno che se arriva l’offerta giusta, intorno ai 16-18 milioni, l’operazione si chiude in fretta. Alvaro ha già un accordo con la Roma da 4,5 milioni più bonus fino al 2027.
Nel frattempo tanti agenti, conoscendo la situazione, si stanno mettendo in fila per esporre attaccanti che possono servire alla Roma. Non è un mistero che sul tavolo di Tiago Pinto sia finito il nome di Patson Daka, centravanti zambiano retrocesso con il Leicester in Inghilterra. Ma Mourinho non è entusiasta di prenderlo per un anno in prestito perché, dopo Aouar e N’Dicka, lo dovrebbe lasciare alla nazionale per un mese per la Coppa d’Africa.
Leggermente diversa la situazione di Nzola, che ancora lo Spezia non è riuscito a vendere. E che non è ancora certo di qualificarsi con l’Angola. È una pista che può tornare d’attualità. Ieri invece alla Roma è stato proposto Duvan Zapata, che è in uscita dall’Atalanta dopo Hojlund. Classe ‘91, ha il contratto in scadenza nel 2024 e quindi potrebbe essere comprato a cifre non eccessive. Smentite viceversa le voci su Alexis Sanchez, svincolato dopo una stagione positiva al Marsiglia (18 gol tra campionato e coppe). Sarebbe molto adatto per le caratteristiche gradite a Mourinho, cioè un attaccante che faciliti le giocate di qualità dalla trequarti in su, ma non è mai stato chiamato.
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