(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Ci sono da gestire due partite in quattro giorni: l’ottavo di Coppa Italia in gara «secca» Roma-Torino, mercoledì alle 17.30, e il big match Juventus-Roma sabato sera alle 20.45. La prima è per definizione una partita senza domani, la seconda sembra uno spareggio per chi vorrà ancora sognare con forza lo scudetto. Il doppio impegno metterà ancora una volta alla prova le capacità di Di Francesco nella gestione del turnover. L’attacco sarà interessato in modo particolare. Bisogna trovare il modo di aumentare la produzione di gol senza perdere l’equilibrio difensivo quasi perfetto (12 clean sheets su 22 partite disputate, tra campionato e Champions League).
L’idea è schierare due attacchi diversi nelle due gare: Gerson (o Cengiz), Schick e El Shaarawy contro il Torino; El Shaarawy (o Gerson), Dzeko e Perotti contro la Juventus. Come si vede solo il Faraone potrebbe partire due volte titolare in virtù di un buon momento di forma e del minutaggio inferiore nelle ultime partite. Dzeko ha segnato 3 gol nelle ultime 14 partite (la doppietta al Chelsea, a Londra; il gol dell’1-0 contro la Spal) e deve riposare. Perotti ha avuto qualche problema fisico, che ne ha influenzato il rendimento e la tranquillità (vedi rigore sbagliato con il Cagliari). Schick deve ancora trovare la forma migliore e un ruolo definito dentro gli schemi giallorossi. Cengiz ha fatto più passi indietro che avanti. Gerson è soprattutto una soluzione tattica da trasferta, ma ha fallito l’ultima prova contro il Chievo.
Farà rumore, sul versante ordine pubblico, la nuova raffica di multe (da 167 euro) in arrivo per la curva Sud. Il commissariato Prati ha sanzionato gli autori dello striscione esposto in Roma-Spal («Sangue romano.. DDR nostro capitano»), in difesa di Daniele De Rossi dopo l’espulsione per lo schiaffo a Lapadula in Genoa-Roma. Motivazione: aver violato il Regolamento d’Uso che vieta di «introdurre o esporre striscioni diversi da quelli esplicitamente autorizzati dal Gos su richiesta della società sportiva». Un esercizio di pignoleria da parte di chi, nella stessa partita, aveva proibito ai tifosi della Spal di fare entrare la bandiera con il volto di Federico Aldrovandi.
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