Rassegna stampa
Roma, sorridi: Zaniolo pronto a luglio

Un giorno, se gli dèi del calcio continueranno a trattarlo come un figlio prediletto, gli sceneggiatori potrebbero trovare nella sua storia materiale da film. Infatti, immaginatelo così. Nicolò Zaniolo s’infortuna gravemente al ginocchio a gennaio – ovviamente contro la Juve padrona della storia – e allora i ritmi, da sincopati, si fanno lenti.
L’incredulità, il dramma (calcistico), la disperazione ha bisogno di tempi lunghi. È il momento delle riflessioni, se vogliamo anche delle paure. Poi tutto cambia. Le tabelle di recupero, la fatica quotidiana e le speranze necessitano di un montaggio veloce, con una colonna sonora in stile «Don’t stop me now» dei Queen. Poi pausa: per gli esami, col professor Piepaolo Mariani che lo ha operato, inquadrato pensoso che analizza i dati delle risonanze. «Sei guarito», sorride. E allora la musica cresce il pedale della batteria batte quarti rapidi e il ventenne è autorizzato a sognare, tanto più che, proprio come nei film, l’Europeo che doveva perdere viene spostato di un anno, come se lo volesse aspettare. A quel punto è questione di corsa. Si passa dalle immagini di quella casalinga sul «tapis roulant» al verde di Trigoria, pronto a dare l’immagine di un futuro – il ritorno in campo – pronto a farsi presente già a luglio. Magari con un ritorno in campo proprio contro la Juventus, come per chiudere un cerchio col destino. Un film, appunto.
La certezza, comunque, è che preparatori e staff tecnico sono rimasti molto sorpresi dalle condizioni di Zaniolo. Le prove di resistenza e quelle di stabilità del ginocchio operato sono state superate bene, tanto che Nicolò – che ieri ha postato i suoi auguri a mamma Francesca – è stato dovuto frenare per evitare che la sua esuberanza fisica gli facesse correre dei rischi.
Insomma, tutto procede nel migliore dei modi. Peraltro anche fuori dal campo, con manager e famiglia che hanno deciso di affiancargli un factotum di fiducia, Antonio, e gli sponsor che lo braccano. Adesso Nicolò sarà testimonial della Gillette, ma all’orizzonte c’è un accordo con la Disney. Ed a proposito di accordi, sull’onda di una popolarità, che ha portato la sua ad essere la maglia più venduta, insieme a quella di Dzeko, nella prossima stagione ci sarà di ridiscutere il suo ingaggio, visto che è comprensibile come voglia arrivare al tetto salariale stabilito dal club, cioè 3 milioni. Tutto questo, con la solita postilla che è bene fare in questi giorni grami: se il campionato non ricominciasse e i conti della Roma fossero davvero disastrati, la cessione di Zaniolo non sarebbe più impossibile, anche se non a meno di 50 milioni più bonus. Ma nel film di Zaniolo, per ora, questo finale non vuole essere girato da nessuno.
(Gazzetta dello Sport)
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