Sono fuggiti Ranieri e Luis Enrique, persino Delneri e Rudi Völler. Il prossimo rischia di essere Luciano Spalletti. La città che “caccia” i tecnici è pronta a mietere un’altra vittima: “Un giornalista ha mandato un messaggino a Pallotta per dirgli di non prendermi, che sono pericoloso”, dice l’allenatore romanista. Lo aveva già detto, l’ha ribadito lasciando l’Olimpico furente dopo l’eliminazione contro il Lione. Alimentando chi lo vorrebbe al passo d’addio. Lo sospetta pure il presidente dell’Empoli Corsi, uno che Spalletti lo conosce bene: “Questa situazione di contorno non è di buon auspicio per il futuro”.

PALLOTTA CHIAMA, SPALLETTI “ATTAPIRATO” – Certo lo Spalletti cupo, quasi sconfortato che ha lasciato l’Olimpico non pare la premessa migliore per sedersi a parlare con Pallotta dei programmi a breve termine. Dev’essere sembrato tale pure a Striscia la Notizia, che nel pomeriggio è stata a casa dell’allenatore per consegnargli il Tapiro d’oro. Il presidente, guarito dall’attacco febbrile in tempo per non disertare l’appuntamento con la sindaca Raggi e poi, nel pomeriggio, con il presidente della Regione Zingaretti, dà appuntamento al tecnico: “Il rinnovo del tecnico? Sicuramente lo incontrerò”, dice ai cronisti: potrebbe essere già sabato a Trigoria, nonostante sia un posto che ama poco. “Dovrò ascoltare, non parlare”, aveva spiegato il tecnico, lasciando intendere che prima di decidere del proprio futuro vuole ascoltare i programmi del club. Insomma, temi da discutere ce ne saranno. Certo che quando a fine match Spalletti ha detto che “lavoreremo fino a fine stagione, poi vedremo”, tanti hanno pensato a un saluto anticipato. Ma siamo sicuri che il tecnico ceda alla città che mangia gli allenatori senza nemmeno provare a combattere?

TIFOSI DEL LIONE: “UMILIATI DALLA POLIZIA” – Dalla Francia intanto arriva una denuncia pesante dei tifosi del Lione alle forze dell’ordine italiane. La riporta il popolarissimo sito transalpino 20minutes.fr, che dà voce alle lamentele furiose dei supporters ospiti all’Olimpico: “Ci hanno perquisito almeno tre volte, palpandoci ovunque. Ci hanno chiesto addirittura di abbassare pantaloni e mutande, alcuni hanno dovuto addirittura aprire le natiche. E’ stato umiliante”. Erano 750 i sostenitori dell’Olympique nel settore ospiti dell’impianto romano. C’è chi racconta che “è stato sfiancante, ci facevano passare solo in due o tre alla volta e gli agenti spesso ridevano di noi. Sapevo che se non mi fossi fatto perquisire avrei rischiato grosso”. Qualcuno, circa una cinquantina, l’ha fatto: ha rifiutato di spogliarsi e sono stati trattenuti – raccontano – fino alla fine del primo tempo. “Ci hanno trattato come animali”. Qualcuno però si è anche comportato come tale. Un dispaccio della questura informa infati che un 29enne francese (tra l’altro, appartenente alla polizia municipale transalpina) è stato arrestato per aver sfondato il vetro di un autbus a calci. E altri due ospiti sono stati denunciati per l’accensione di due fumogeni.

(La Repubblica – M. Pinci)



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