Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DYBALA – Nel giorno in cui i Friedkin, a dispetto delle indiscrezioni, ringhiano la loro volontà di rimanere soli al comando, magari accettando partnership solo per la costruzione del nuovo stadio, la Roma si scopre serena e vogliosa di brillare, scrive La Gazzetta dello Sport.

Si parla tanto dello spirito guerriero che José Mourinho ha portato in giallorosso. Tutto vero, ma per riuscire nell’alchimia occorre anche che le gambe rispondano. Per questo i 13 punti conquistati nella ripresa rispetto a primi tempi a volte in sofferenza, lascia ben sperare. Tra l’altro, in trasferta contro Juventus, Inter e Milan l’inferiorità numerica non ha inoculato alcuna sudditanza, perché alla fine sono arrivati 5 punti. Inoltre, l’ottimo inizio d’anno (3 vittorie e un pareggio) sta fornendo altro entusiasmo all’ambiente.

Inutile nasconderlo, è Paulo Dybala il giocatore che per la Roma sta facendo tutta la differenza del mondo. Con lui in campo la media punti della squadra giallorossa le consentirebbe di essere dietro soltanto al Napoli, permettendole di blindare la zona Champions. Detto questo, è ovvio che l’attaccante argentino vada gestito anche alla luce degli impegni nelle coppe che a febbraio ricominceranno. Una cosa è certa: la disponibilità che la Joya sta dando al club e a Mourinho è totale. Non è un caso che, proprio su sollecitazione dello Special One, si è tagliato le vacanze post-Mondiale per presentarsi in anticipo a Trigoria e giocare da titolare la prima partita del 2003 contro il Bologna. Morale: se gli infortuni smetteranno di tormentarlo, Dybala è proprio l’asso che serve per sperare nella qualificazione Champions.

Da quando, ad agosto, Georginio Wijnaldum si è fratturato la tibia destra, il conto alla rovescia per il suo rientro in campo metteva come indicatore sempre un mese: gennaio 2023. Magari all’inizio, magari alla fine, però in questo lasso di tempo tutti i tifosi speravano di rivedere in campo il centrocampista olandese, che era stato chiamato per fare il salto di qualità. Invece da settimane si è capito che Mourinho avrebbe dovuto attendere prima di poter disporre dell’ex del Psg. Proprio domenica scorsa, infatti, lo stesso allenatore portoghese ha lasciato capire che occorrerà ancora del tempo prima di poter considerare arruolabile Wijnaldum. Non sorprende, perciò, che ormai di parla sempre più spesso di un ritorno in campo a febbraio. D’altronde correre non serve. Ciò che occorre è guarire nel migliore dei modi possibile.

La prima notazione è che delle prossime sei sfide in calendario, cinque sulla carta paiono abbordabili (l’eccezione è il Napoli). Poi, certo, ci sarà da incontrare tutte le altre, ma la Roma di Mourinho in questa stagione ha dimostrato di avere qualche difficoltà più all’Olimpico che in trasferta. E questo alla lunga potrà pesare.



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