ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA ABRAHAM – Dentro o fuori. Domani a Bergamo non c’è una terza via. La Champions è lontana 8 punti ma l’occasione è sul piatto. Prendere o lasciare, rientrare in gioco accorciando sul gruppetto delle prime 4 oppure rassegnarsi ad una stagione anonima, almeno in campionato. E per vincere servono i gol, scrive Il Messaggero.
La palla passa quindi ad Abraham e Zaniolo. Serve un attacco Special per superare la squadra di Gasperini, reduce da 6 successi consecutivi in campionato ma paradossalmente fragile quando gioca in casa. Il ko con il Villarreal è soltanto l’ultima conferma. Anche in serie A, i nerazzurri volano in trasferta (8 vittorie e un pareggio) ma rallentano al Gewiss Stadium (appena l’11° rendimento con 12 punti sui 24 disponibili). Il contrario dei giallorossi che all’Olimpico sono da Champions (4°) con 6 vittorie, un pari e due ko mentre fuori hanno rimediato 5 sconfitte e 3 successi.
L’attacco, si diceva. Urge un’inversione di tendenza. Decisa e immediata. La Roma è la seconda squadra in serie A (dietro l’Inter) per tiri in porta (285) ma ha soltanto il 10° reparto del torneo (26 gol). La media giallorossa è di 1,5 reti ogni 90′, lontana da quella dei ragazzi di Gasperini (2,17). Per intenderci, Zapata (9) ha segnato quanto tutti loro messi insieme: Abraham (4), Zaniolo (0), Shomurodov (1), Mkhitaryan (2), Mayoral (0) ed El Shaarawy (2). Fonseca la definiva scarsa efficacia. Di certo a Trigoria si difetta nella mira. Abraham sinora ha concluso 31 volte, centrando lo specchio in 16.
La percentuale di realizzazione, considerando i 4 gol, è 12,9%. Zapata viaggia al doppio (25,7%). Soprattutto Tammy è chiamato alla grande partita. Il confronto a distanza col colombiano, che avrebbe potuto sostituire quest’estate prima del «no grazie» ai Percassi, deve rappresentare la molla emotiva. Sia lui che Zaniolo, poi, debbono infrangere un tabù: Nicolò vuole sbloccarsi in campionato, Abraham cerca il primo acuto contro una big.
Al momento ha segnato contro Salernitana, Udinese, Venezia e Torino, palesando una mancanza di incisività sotto porta, evidenziata en passant da Mourinho nel post-gara contro lo Spezia: «Fa un lavoro fantastico, continua la sua lotta con i pali ma sotto porta bisogna essere più cattivi». Ad oggi, infatti, alla Roma pesa la mancanza del finalizzatore. O comunque del tiratore scelto. Anche contro i liguri un assist per Smalling, un invito geniale di tacco per Viña, il tentativo di rovesciata volante e l’ennesimo legno. Che non può essere però giustificato soltanto con la sfortuna.
La traversa colpita è più un gol sbagliato che mala sorte. E non è la prima volta. Così accade che la media di una rete ogni 368 minuti, nasconda anche i numeri fantastici della Conference League, dove il 24enne (6 centri) è capocannoniere della manifestazione. Perché i gol si pesano, c’è poco da fare.
L’inglese ha quindi bisogno di essere più cinico sotto porta, Zaniolo di completare la trasformazione in attaccante: insieme possono aiutarsi a vicenda. Poi il mercato, con la partenza di Mayoral, potrebbe anche venire incontro: Weghorst (Wolfsburg) è la soluzione ideale come bomber di scorta. Discorsi futuribili. Il presente è Bergamo. Reparto offensivo che riavrà a disposizione Perez, tornato ad allenarsi. Ancora sotto osservazione Smalling (ieri lavoro individuale insieme a Ibanez e Mkhitaryan).
Procede intanto a gonfie vele l’iniziativa dei pacchetti natalizi comprensivi di 3 biglietti per 3 gare nel 2022 (Cagliari, Genoa e Verona): 5mila già venduti. Ieri il nuovo Ceo Berardi ha incontrato il presidente della Regione Zingaretti nell’ambito delle celebrazioni del centenario di Testaccio, XX rione di Roma. Il club si è detto disponibile ad un intervento di pulizia di campo Testaccio, ad incontri in diversi istituti del Rione e alla promozione di tornei per celebrare il centenario più una mostra di maglie storiche.
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