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Rassegna stampa

Roma stile Premier: da Rui Patricio ad Abraham, Mourinho sceglie la benzina inglese

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM RUI PATRICIO – Non credeteci. Quel José Mourinho dall’aria dimessa, che continua a invocare tempo per la nuova Roma, che parla di un gruppo «non candidato a niente», perché ci sono «4-5 squadre più forti in Serie A», in realtà sa bene come questo sia il momento di rialzare la testa, scrive La Gazzetta dello Sport.

Nonostante i soliti esorcismi («L’Udinese è una squadra solida»), l’avversario sembra essere giusto. Per farlo, però, c’è bisogno di quella solidità che solo il campionato più bello del mondo può dargli. E così stasera la squadra giallorossa avrà una “iniezione” di Premier League per dare sostanza a una formazione che, dopo l’inaspettata sconfitta col Verona, deve riprendersi.

Potrebbero essere cinque, infatti, i titolari con un passato in Inghilterra che lo Special One potrebbe lanciare dal primo minuto. Se Rui Patricio è stato per tre stagioni una delle colonne del Wolverhampton, Chris Smalling ha scritto la sua pagina di storia recente nel Manchester United.

Non è un caso che il difensore – cresciuto nel Maidstone e poi nel Fulham – abbia vinto 9 trofei coi “red devils”. A centrocampo, un’avventura di tipo diverso, invece, è stata quella di Jordan Veretout, che ha giocato una sola stagione nell’Aston Villa, conclusa però con la retrocessione. In attacco, Henrikh Mkhitaryan ha vestito la maglia del Manchester United e dell’Arsenal, aggiudicandosi 3 trofei anche lui coi Red Devils.

Infine c’è Tammy Abraham, che pure lamenta un acciacco e potrebbe fare staffetta con Shomurodov. L’attaccante è cresciuto nell’universo del Chelsea, che per farlo crescere lo ha prestato a Bristol, Swansea e Aston Villa. Con la maglia dei “blues”, comunque, ha fatto in tempo ad alzare due trofei, senza contare che il club di Londra si è riservato un riacquisto per 80 milioni. Finito qui? Non proprio, perché i tre “esodati” in rosa – Fazio, Santon e Nzonzi – hanno tutti esperienze in Premier.

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Detto che Mourinho potrebbe concedere del riposo a Zaniolo per averlo al meglio nel derby di domenica, il portoghese ora sa di dover gestire le aspettative impennatesi dopo l’ottimo avvio. Ma se il mercato racconta di circa 80 milioni investiti dai Friedkin, l’allenatore racconta di una rosa ancora non all’altezza delle big, anche se non fa drammi.

«Quando abbiamo vinto 5 gare di fila tra campionato e Conference non sono entrato nella dinamica dell’euforia, così ora non parlo di problemi grossi – spiega –. Qui è troppo facile farlo. So bene perché sono qui: per esperienza, equilibrio e maturità». Pur rivendicando ambizione, le pillole di Mourinho sono esplicite. «Ci mettete nello stesso gruppo di squadre che hanno finito con tanti punti di più. Lasciateci tranquilli. Non siamo candidati a niente, solo a vincere la prossima. Se una squadra non è squadra, non la sviluppi in tre mesi».

La cartina di tornasole è rappresentata dal giudizio su Calafiori. «È valido per noi. Se fai la stessa domanda alle 4-5 squadre più forti in Serie A, il loro allenatore può dirti “non è valido”, perché hanno due giocatori esperti per ogni posizione». Nonostante gli investimenti, chissà se a Tiago Pinto saranno fischiate le orecchie oppure, magari, se basterà una Roma formato Premier per far tornare il sereno.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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