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Rassegna stampa

Roma, stoppata in campo e rincorsa al veleno: l’attacco alla Lega non si ferma più

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Una cosa è certa: Roma-Napoli è già cominciata. Ma c’è anche qualcosa di più che adesso ribolle davanti ai problemi tecnici della rincorsa Champions: la voglia di non tacere più. I Friedkin restano fedeli alla linea del silenzio però la cronologia degli eventi è chiara: attacco diretto alla Lega e in subordine alla società azzurra, irritazione sotterranea con la Juve e via libera alle dichiarazioni di fuoco sugli arbitri di Paulo Fonseca. Comprensibile, scrive La Gazzetta dello Sport.

L’allenatore portoghese si gioca il futuro e la squadra, che ha «solo» il 5° attacco e la 10a difesa della A, mostra delle lacune. Se a questo si aggiunge la crisi negli scontri diretti al vertice (0 vittorie, 3 pari e 5 sconfitte) e il fatto che le punte abbiano segnato solo un gol nelle ultime 7 partite di campionato, si capisce perché la tensione salga. E le apprensioni crescono anche perché big come Veretout e Mkhitaryan resteranno ai box per un altro mese.

In questo clima velenoso, Fonseca ora ha messo anche gli arbitri sotto accusa («Rigori ridicoli contro di noi»), adombrando doppiopesismi nelle direzioni di gara (uso del Var compreso). Possibile che sia una coincidenza quando la dirigenza, nella persona del ceo Guido Fienga, ha scelto una posizione durissima sul rinvio di Juve-Napoli, ieri ribadita? Pochi lo pensano e i tifosi sposano la linea della proprietà. Le lame, infatti, sono state sguainate già davanti al Collegio di Garanzia del Coni, presieduto da Frattini.

L’esito era improbo e infatti la sconfitta a tavolino di Verona, per via dell’inserimento di Diawara in una lista sbagliata, è stata confermata. L’avvocato Antonio Conte e Fienga hanno fatto scintille, soprattutto quando c’è stato da scontrarsi coi veronesi che, appellandosi anche al caso Spezia (altro k.o. a tavolino), hanno cercato di far passare la tesi di una reiterata incapacità della Roma, mentre quest’ultima – che aveva chiesto le testimonianze (non accolte) dell’ex team manager Gombar e del funzionario di Lega che aveva dato l’«alert» – si è domandata perché allora l’ex segretario Longo, tra i protagonisti del caso, sia poi passato al Verona. Il ceo è stato chiaro: «Ci assumiamo la responsabilità, ma è una norma troppo rigida e non gradua le pene tra errore e dolo. Non ci sono stati vantaggi».

Ma alla ribalta resta lo spostamento di Juve-Napoli, prevista per domani e slittata al 7 aprile. «Tutto legittimo», ha detto Lubrano, legale del Napoli. Dopo la lettera di sabato, in cui si accusava la Lega di A di «voler fornire un ingiusto vantaggio al Napoli», domenica c’è stata la risposta, in cui veniva dichiarato che tutto è stato fatto secondo norma.

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Ma la Roma ha rincarato la dose. «Non voglio commentare la replica perché è più ridicola della decisione – ha detto Fienga, non temendo il deferimento -. Ci hanno detto che non necessità di spiegazioni. A mio modo di vedere le uniche motivazioni non sono raccontabili. Si adduce solo che la prassi vuole che in cambiamenti che non si riferiscono a coppe europee, basta l’accordo tra due squadre perché la Lega possa spostare la partita. Immaginate cosa potrebbe succedere da qui a fine campionato. Uno strappo? Pensiamo piuttosto al fatto che in futuro non ci siano più episodi di parzialità e di soggettività in una Lega che evidenzia lacune di governance».

Nel mirino del club giallorosso c’è la gestione dell’a.d. De Siervo (con cui c’era già stato un duro confronto telefonico) che nell’occasione, secondo la società, avrebbe sfruttato un’«accondiscendenza disinformata del presidente Dal Pino». E adesso? Il club è pronto a impugnare lo spostamento, chiedendo di nuovo anche lo slittamento di Roma-Napoli di domenica, cioè 3 giorni dopo il match di Kiev. Non lo otterrà col no del Napoli ma, oltre a farne una battaglia politica, aprirà la strada a quanto già scritto: «Azioni a tutela della società». E se la clausola compromissoria vieta alla Roma il tribunale, gli azionisti invece saranno liberi di andarvi. Impressioni? Ci aspettano giorni caldi. E non solo sul campo.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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