Rassegna stampa
Roma, subito Kumbulla
CALCIOMERCATO ROMA KUMBULLA – La virata era attesa. Non però così repentina. Sorprendente quindi nella tempistica, non nell’identikit. Perché quando domenica pomeriggio è arrivato il no del Manchester United alla nuova offerta per Smalling (9,5 milioni più 2 di bonus), l’input è stato chiaro: ‘proviamo a chiudere per Kumbulla’. Detto, fatto. Nel giro di 48 ore a Trigoria hanno messo le mani sul difensore, superando l’Inter (Lazio ormai defilata da un paio di settimane) e trovando l’intesa con il presidente Setti.
Ad agevolare l’accordo tra le parti (anche se nel comunicato ufficiale non figurerà) l’apri-pista Cetin (chiesto anche Bamba). In tempi non sospetti, la Roma ha girato in prestito oneroso (1) con diritto di riscatto a 7, il turco. Somma che in futuro verrà decurtata dalla valutazione dell’albanese che come spesso capita in questa sessione post-Covid si caratterizza per versamenti dilazionati: 5 milioni per il prestito, 18 per il riscatto più altri 7, da depennare a giugno con l’acquisto di Cetin.
Quella di Kumbulla è una bella storia da raccontare: il papà Lin arrivò in Italia dall’Albania per cercare fortuna nel 1996. Lui, Max, è nato quattro anni più tardi e ha fatto tutta la trafila nei gialloblù. Dai pulcini al primo gol in serie A, è stato il primo difensore nato nel 2000 a segnare nei cinque principali campionati in Europa. Il salto non sarà soltanto tecnico: dai 300mila euro percepiti in Veneto, guadagnerà 1,5 milioni a salire.
L’arrivo di Kumbulla, riduce al minimo le speranze di prendere anche Smalling. Se arriverà un altro difensore, sarà probabilmente low cost. Un altro giovane oppure un profilo come quello che è stato offerto nelle ultime ore. Si tratta di Nacho Fernandez, accostato già in altre occasioni al club giallorosso. Rispetto al passato il giocatore stavolta è stato messo da Zidane sulla lista dei partenti. Riflessioni in atto, non sul valore (all’occorrenza può giocare anche a destra come terzino) ma per quanto riguarda le condizioni fisiche. Nacho, infatti, arriva da una stagione a dir poco turbolenta: a ottobre ha riportato una lesione al legamento collaterale del ginocchio e dopo il lockdown s’è fermato di nuovo per una lesione muscolare al retto femorale destro. Arrivo comunque subordinato alla partenza di Fazio e Jesus.
Se per Olsen va registrato un sondaggio del Parma, con Karsdorp che a breve su accaserà al Genoa (1 milione per il prestito, 7 per il riscatto), la Roma ha individuato chi affiancherà Bruno Peres sulla corsia di destra. Si tratta di De Sciglio. Il terzino si accoderà alla cessione di Dzeko alla Juventus ma in una trattativa separata: prestito con diritto di riscatto a 10 milioni. Il bosniaco, viste le difficoltà per Suarez, è pronto ad abbracciare Pirlo e salutare la Capitale. Nelle casse giallorosse entreranno una quindicina di milioni da girare al Napoli per Milik.
A questi si aggiungeranno parte del risparmio al lordo dovuto alla differenza dei contratti tra Edin e il polacco (circa 6 milioni l’anno) il cartellino di Bouah e qualche bonus diluito nel tempo per una valutazione complessiva intorno ai 25 milioni. Da definire invece l’ingaggio di Milik. Trovandosi in una posizione di forza (senza il suo sì, bloccherebbe tre club) l’attaccante (che attende l’arrivo del suo agente in Italia) ha chiesto un quadriennale da 5 milioni. La Roma arriva a 4,5 con i bonus (tra i quali ne figura uno singolare legato alla Scarpa d’Oro). Schermaglie destinate all’inevitabile happy-end nelle prossime ore.
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