Il vincolo sull’ippodromo di Tor di Valle mette a rischio il progetto «Stadio della Roma» e Raggi dà la posizione del Campidoglio: «La Soprintendenza ha comunicato al Comune di Roma l’avvio di “dichiarazione di interesse particolarmente importante” sull’ex ippodromo di Tor di Valle -, posta la sindaca su Facebook. Si tratta dell’area indicata per la realizzazione dello stadio. Vi sono quindi nuovi elementi che incidono sulla valutazione e realizzazione del progetto che in queste settimane è oggetto di verifica da parte del Comune. Come abbiamo sempre detto vogliamo che la Roma abbia uno stadio ma nel rispetto delle regole».
Della vicenda ieri hanno parlato anche il ministro dello Sport Luca Lotti, seccato per l’ennesima grana sull’iter del progetto proposta da Roma e Luca Parnasi, e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che avrebbe risposto di non avere alcun potere sulle Soprintendenze. E mentre i proponenti, che hanno ottanta giorni a disposizione per opporsi al vincolo, imbastiscono il ricorso al Tar per due precedenti pareri positivi portati dal ministero del Beni culturali nella conferenza dei servizi, la soprintendente Margherita Eichberg spiega perché è partita la procedura di vincolo sull’ippodromo. «Il valore – dice – risiede nella sua audacia costruttiva, nella perfezione di struttura sportiva. È un’opera di architettura importante, in cemento armato, con un maggiore sbalzo realizzato dall’architetto Julio Lafuente. Nella conferenza dei servizi preliminare del 2014 è stato esaminato uno studio di fattibilità, un progetto di larghissima massima e il tema della demolizione della tribuna veniva sorvolato. Dopo due anni abbiamo approfondito l’istruttoria. La conferenza dei servizi si esprimerà (il 3 marzo a meno di proroghe, ndr ) sul progetto presentato dalla società: se ci saranno ipotesi di riconfigurazione di quel progetto si dovrà ripartire su un progetto alternativo da redigere e consegnare».
(Corriere della Sera)
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