In spagnolo aspettare si dice «esperar», perché in fondo aspettare è anche un po’ sperare. Ed è quello che in queste ore è costretta a fare la Roma che da un lato attende il sì del Real Madrid per Nacho che però non può arrivare finché il club non avrà trovato il sostituto. E quindi, inevitabilmente, Sabatini si augura che ciò possa accadere a breve. Paradossalmente il problema risale al primo sondaggio della Roma, datato 8-9 giugno (dopo l’incontro avvenuto con l’agente a Trigoria il 7) che non venne preso in grande considerazione dalle merengues. Sembrava, appunto, un semplice contatto come ne avvengono a decine, ogni giorno, tra i club di tutto il mondo. Un mese dopo il ds è invece tornato alla carica. Ha trovato l’intesa con il calciatore e forte di questa è andato a chiedere ufficialmente Nacho al Real Madrid. Nel frattempo, però, Florentino Perez aveva dato il via libera al Malaga al canterano Llorente, designato a prendere il posto di Nacho in caso di cessione. E così ora il Real si trova nella situazione che pur considerando interessante l’offerta giallorossa (10 milioni per il prestito e diritto di recompra fissato a 16) non sa se vale la pena accettarla. Nacho infatti è un prodotto del vivaio (utile per le liste Champions), non guadagna molto per i parametri del club (1,4 milioni), è considerato un difensore polivalente e soprattutto non è il tipo che crea problemi nello spogliatoio. Senza contare che nelle valutazioni del Real pesa l’attesa per la sentenza definitiva della Fifa sul blocco del mercato dopo la sospensiva di gennaio. Lo stallo è servito con Caceres che rimane in gioco.

WOJCIECH, CI SIAMO – In via di risoluzione invece il riscatto di Szczesny. Anche se, a meno di un blitz in giornata di Wojciech (ora a Londra) nella capitale – dove in poche ore dovrebbe firmare il contratto, svolgere le visite mediche e sistemare le pratiche burocratiche per entrare negli Usa (serve l’Esta, l’Electronic System for Travel Authorization) – appare difficile che possa aggregarsi domani alla comitiva che partirà per gli Stati Uniti. «Le grandi squadre hanno bisogno di due portieri titolari, occorre avere una risorsa in più. Nacho? Ha qualità e noi cerchiamo la qualità in tutti i reparti», ha spiegato Spalletti a Sky. Una volta definita l’operazione con l’Arsenal ed esser stato accontentato sul reintegro del preparatore Nanni, il portiere polacco potrebbe quindi raggiungere in un secondo momento Spalletti che spera di averlo a disposizione per l’amichevole contro il Liverpool (1 agosto) o al massimo due giorni contro il Montreal Impact di Joey Saputo. Ed è proprio con l’altro club di proprietà del magnate canadese, il Bologna, che è in dirittura d’arrivo la trattativa per Diawara. Sabatini ha l’ok del calciatore e attende il via libera della società rossoblù. Intanto dopo Zukanovic, Machin è a un passo dal Sassuolo, Ponce dal Gijon e Capradossi dal Cesena.

TOTTI MODELLO – Bagno di folla ieri a via del Corso per la presentazione della seconda maglia che torna all’antico con il lupetto stilizzato. Modelli d’eccezione, Totti, acclamato quando è apparso su un balcone (chiuso fuori da Nainggolan…), Strootman e Juan Jesus: «Fa piacere che i tifosi siano felici che io sia rimasto ed io lo sono con loro», le parole del belga in attesa di adeguamento.

(Il Messaggero – S. Carina)



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