La Roma si raduna giovedì e sabato parte per il ritiro di Pinzolo. Spalletti è pronto, motivatissimo ma aspetta segnali dalla società. Segnali che fanno rima con calciatori. Al momento infatti la Roma deve ancora annunciare il primo rinforzo per la prossima stagione (Gerson, che sbarca oggi, è stato ufficializzato nella seconda semestrale del 2015) e ha perso nello scacchiere titolare Digne e Pjanic, non dimenticando Keita che da Lucio era considerato più che un sesto uomo nel basket (a dimostrazione le 13 gare su 19 disputate nel girone di ritorno). All’elenco non va aggiunto Szczesny che in settimana definirà il proprio futuro nella capitale: il polacco resterà alla Roma. La formula sarà quella del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 18 milioni. Da soddisfare anche le richieste del portiere che ha posto come conditio sine qua non per rimanere che venga confermato il preparatore Nanni. Spalletti è d’accordo, Sabatini e Massara un po’ meno (contattato il preparatore della nazionale di Conte, Filippi).

GLI ARRIVI Entro mercoledì, verranno poi ufficializzati gli acquisti di Mario Rui e Alisson (da definire poi il suo futuro: non va esclusa l’ipotesi prestito). Attesa per Caceres: trattativa in dirittura d’arrivo. Negli ultimi giorni da registrare le classiche schermaglie tra le parti, con Sabatini che ha provato ad abbassare l’ingaggio (2 milioni) del triennale proposto al difensore (inserendo dei bonus) e l’agente Fonseca che invece è fermo sulle sue richieste. L’intesa, a meno di sorprese, sembra però imminente. Capitolo a parte merita invece Zabaleta. Dopo l’ottimismo delle scorse settimane, da registrare ieri un po’ d’inquietudine: il problema legato alle commissioni non è una formalità come in un primo momento poteva sembrare. L’Inter, sollecitata da Mancini, rimane sullo sfondo. L’alternativa all’argentino anche: Zappacosta (che tra l’altro essendo italiano aiuterebbe in vista della regola Figc 4+4) è uno dei profili più apprezzati da Spalletti.

LA PRIMA SCELTA BELGA Una volta sistemate le fasce, toccherà al centrale. Da tempo la Roma ha messo nel mirino Vermaelen. Anche in Spagna ieri confermavano l’interesse giallorosso asserendo che la differenza tra domanda (10) e offerta (8) si aggira sui 2 milioni. A Trigoria in realtà preferirebbero diluire l’operazione con la classica formula del prestito con diritto di riscatto ma quello che va limato è soprattutto l’oneroso ingaggio del belga (4 milioni). In lizza resta anche Juan Jesus: il cartellino dall’Inter è stato in gran parte ammortizzato e il costo è sceso a 6-7 milioni. Intanto rischia di diventare un caso Diawara. L’avvocato che lo assiste (Piraino) è uscito allo scoperto dichiarando che il calciatore «vuole andare via». Il centrocampista è atteso a Bologna tra mercoledì e giovedì e parlerà con la dirigenza. La scorsa settimana Sabatini ha di nuovo contattato Fenucci. Al tecnico Donadoni piace Iturbe che però guadagna troppo per le casse rossoblù. Il Valencia per Diawara ha messo sul piatto 10 milioni. La Roma Sadiq e valuta se inserire anche il prestito di Paredes (richiesto dalla Sampdoria e dallo Zenit che offre 15 milioni). Senza contare che per il cash, in ballo c’è ancora una parte sostanziosa del pagamento di Destro. Capitolo cessioni: entro domani nuovo incontro con il Torino per Iago Falque, prossimo a vestire granata.

(Il Messaggero – S. Carina)



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