Roma-Torino, turnover De Rossi: la grinta di Bove e una nuova difesa

AS ROMA NEWS TORINO DE ROSSI BOVE – Se lo può permettere. Un po’ perché la squadra è in fiducia e un po’ perché oggi ha a disposizione quasi due squadre (tanto è vero che finora ha utilizzato ben 23 giocatori su 25, tutti quelli disponibili tranne Renato Sanches e il terzo portiere Boer). Ed allora oggi Daniele De Rossi cambierà parecchio, proprio come fatto anche a Frosinone, subito dopo la partita di andata con il Feyenoord, scrive La Gazzetta dello Sport.

Nessuna rivoluzione, ci mancherebbe, ma un robusto turnover quello sì. Anche perché i 120 minuti giocati nella sfida di ritorno con gli olandesi si sentono eccome sulle gambe. E non solo quelli. «Ci saranno dei cambiamenti, anche se non mi piace cambiare dieci giocatori – dice l’allenatore della Roma – Però abbiamo giocato 30 minuti in più e siamo andati ai rigori, che danno una sorta di stress emotivo e fisico in più». Ed allora si cambierà, anche per cercare una vittoria fondamentale nella rincorsa alla Champions League.

C’è un reparto però che dovrebbe essere stravolto quasi del tutto, quello sì, ed è la linea difensiva, dove stasera vedremo 3 giocatori nuovi su 4 rispetto a quelli della sfida europea. Un po’ per necessità (Llorente è a riposo per il colpo alla testa preso contro il Feyenoord) e un po’ per virtù. Così al fianco di Mancini dovrebbe giocare Ndicka, mentre sugli esterni spazio per Kristensen a destra e Angelino a sinistra. Per Smalling, invece, una possibile chance, da giocarsi anche con il giovane Huijsen. «Chris sta bene, ma sappiamo che non può fare i 90 minuti – dice ancora De Rossi – Dobbiamo solo capire se farlo partire dal via o dalla panchina, stiamo valutando questo».

A centrocampo, invece, tornerà dal via Bove, anche perché Pellegrini è ancora alle prese con l’indurimento al flessore della coscia. Il capitano farà un altro provino oggi, ma perché andare a rischiare? «Qualcosa pagheremo, è ovvio, il Torino è la peggior squadra da affrontare dopo 120 minuti – continua DDR – Ha un’identità precisa, Juric è un grande allenatore, uno dei primi che sono andato a spiare per imparare. Il Toro ha un rendimento difensivo da Champions, giocatori di qualità, è una bella realtà». Ecco anche perché servirà Bove, perché il Torino sa correre e aggredire, soprattutto in mezzo. Ed allora servirà anche chi sa controbattere con le stesse armi.

E poi ci sono i due big, Lukaku e Dybala. Difficile che giochino entrambi, molto più facile che uno parta in panchina, per poi magari alternarsi in corsa. E siccome Azmoun è molto più pronto di Baldanzi, possibile che a riposare inizialmente sia proprio Lukaku. «Quando ho visto Romelu vicino ad Abraham, appena arrivato, ho pensato subito che avrei voluto farli giocare insieme. Ma dobbiamo vedere quando tornerà Tammy, che è fuori da tanti mesi. L’idea mi piace». Intanto, però, c’è da rivitalizzare BigRom. «Ma lui è tranquillo, ci saranno momenti in cui toccherà la palla e ci porterà in trionfo». Magari anche oggi, dal via o in corsa.