Francesco Totti è pronto a festeggiare le nozze d’argento con la Roma. Quella che inizierà tra una decina di giorni, sarà per il Capitano la stagione numero 25 in maglia giallorossa, la sua ultima da calciatore. Sarà un anno pieno di addii e di “ultime volte”, che gli stava per essere negato dalla proprietà, intenzionata a non rinnovargli il contratto prima del finale di stagione che ha portato alla conferma a furor di popolo. Per sua fortuna alla fine James Pallotta e i dirigenti si sono convinti, anche perché Luciano Spalletti ha dimostrato di riuscire a gestirlo nel migliore dei modi e a stimolarlo per farlo rendere al meglio, anche quando lo utilizza poco. Totti ha deciso che vuole chiudere alla grande, possibilmente con un tricolore che lo renderebbe l’unico romanista della storia per due volte campione d’Italia, e anche per questo, alla soglia dei 40 anni, ha deciso di presentarsi al raduno tirato a lucido. Finite le vacanze a Miami e alle Bahamas, il capitano si concederà qualche giorno di relax a Sabaudia dove però ricomincerà a lavorare seguendo un programma personalizzato: non è escluso che prima del raduno possa fare una visita anche dal professor Chenot, a Merano, dove va ogni estate per depurare il fisico e smaltire le tossine.

Quella che inizierà ufficialmente a metà agosto con i preliminari di Champions League, sarà la stagione in cui Francesco consoliderà una serie di record che già gli appartengono e proverà ad aggiungerne altri alla sua collezione. Innanzitutto il numero di stagioni in A: 25 come Paolo Maldini, che detiene anche il record di presenze (647), inarrivabile per Totti (601 in serie A, quelle complessive sono 758) che però può superare al secondo posto Javier Zanetti (615). E’ già suo invece quello del maggior numero di gol (248) in serie A con la stessa squadra (quelli totali sono 304) e del miglior marcatore in attività. Inarrivabile Silvio Piola a 274. Anche in Europa il capitano detiene un primato, quello del calciatore più anziano ad aver segnato in Champions League nella gara di Mosca contro il Cska del 25 novembre 2014 a 38 anni e 59 giorni. Potrà consolidarlo solamente se la Roma riuscirà a superare il turno preliminare e avrà accesso alla fase a gironi. Un obiettivo che va raggiunto ad ogni costo, soprattutto perché l’accesso alla Champions vale almeno una cinquantina di milioni di euro, fondamentali per i conti societari. In questa ottica va interpretato il mercato che la Roma sta portando avanti finora, fatto di giocatori pronti e non di scommesse. E soprattutto l’obiettivo è metterli a disposizione di Spalletti per il ritiro di Pinzolo (9-17 luglio).

Già preso Mario Rui — l’ufficialità nei prossimi giorni — per quanto riguarda la difesa oltre a Benatia (ha altre offerte in Italia) e Vermaelen, nelle ultime ore ha preso quota la candidatura del camerunense (ma con passaporto francese) N’Koulou, che si svincolerà dal Marsiglia e si può prendere a parametro zero. Sarebbe un arrivo in più e non un titolare per rimpiazzare l’infortunato Ruediger. Per la fascia destra si continua ad aspettare una risposta da Zabaleta, a cui sono stati proposti tre anni di contratto. Con il Torino andrà in porto nelle prossime ore la doppia cessione di Ljajic e Iago Falque (in prestito oneroso) mentre con il Bologna potrebbe prendere forma uno scambio tra Iturbe, di ritorno dall’esperienza fallimentare in Premier League, e Amadou Diawara, diciottenne centrocampista della Guinea seguito da mezza Europa che piace moltissimo al ds Sabatini.

(Corriere della Sera – G. Piacentini)



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