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Roma, tre big match: straordinari per la LuPa. Piano di gestione per Lukaku e Dybala

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AS ROMA NEWS ATALANTA DYBALA – Ieri sera una cena a casa con Oriana e un film, nessuna uscita serale nei prossimi giorni e tanto lavoro per dare il massimo in campo e recuperare le energie. Mourinho gli ha chiesto di essere un esempio per il gruppo e Paulo Dybala non poteva non rispondere presente. Da professionista, da uomo simbolo all’interno dello spogliatoio e da trascinatore della Roma in campo, scrive il Corriere dello Sport.

Se serve un esempio per sottolineare questo momento così importante e delicato della stagione, la Joya è sicuramente il primo indiziato. Poi c’è Romelu Lukaku, che tra Belgio e Roma non si è mai fermato un attimo in questa stagione – risentendone anche un po’ in campo – e mai si tirerà indietro per stanchezza o qualche doloretto fisico accusato in questi cinque mesi no stop. 

Mourinho si affida a loro per il trittico di big match, si affida al loro senso di responsabilità sia dentro Trigoria sia nella loro quotidianità e vita privata. Niente serate stressanti ma entrambi si sono dati – soprattutto in questo momento – dei limiti nella loro vita quotidiana per preservarsi in vista di Atalanta, Lazio e Milan.

Del resto per arrivare a grandi livelli ci vuole anche la testa giusta oltre agli ottimi piedi, e in questo senso sia Dybala che Lukaku non sono mai finiti al centro delle notizie per situazioni extra campo. Basti pensare che Big Rom ha trascorso le festività con i figli e i parenti: foto con i bambini, casa, e nessun post social che potesse infastidire i tifosi o creare tensioni. Lo stesso si può dire di Paulo, esempio anche di professionalità: feste con Oriana più qualche amico come Paredes e famiglia. 

Insomma, sia Dybala che Lukaku si sono preparati al meglio a queste tre partite nel giro di otto giorni e così continueranno a fare anche dopo la sfida contro l’Atalanta. In questa settimana hanno alternato lavoro individuale ad allenamenti in gruppo, non per problemi fisici ma per una gestione programmata per evitare sovraccarichi o problemini muscolari. E così faranno anche nei prossimi giorni.

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Soprattutto Lukaku che, come detto, non si è mai riposato in questi mesi. Mentre invece Dybala ha spinto un po’ di più dopo la lesione e ha lavorato non solo al Fulvio Bernardini ma anche il pomeriggio nella palestra della sua villa con il suo personal trainer e la compagnia di Paredes e, a volte, anche quella di Azmoun (il Siviglia ha chiesto informazioni al Leverkusen sul suo prestito, ma l’iraniano vuole restare). 

E il piano invece di campo? Lukaku difficilmente non giocherà tutte e tre le partite. Il gol contro la Cremonese può averlo aiutato a ritrovare un po’ di fiducia dopo qualche partita giocata non al massimo, adesso deve riuscire a essere decisivo anche nei big match dopo le deludenti partite contro Inter, Lazio e Juventus. Vuole incidere anche nelle grandi sfide.

E Dybala? Non ha dato segnali di insofferenza dopo la Cremonese, anzi, si sente molto bene e in questo momento è nella situazione “più gioco e meglio è” per ritrovare la migliore condizione. Novanta minuti in tutte e tre le gare? Difficile, considerando che nel derby c’è anche il rischio dei supplementari, ma non impossibile: tutto dipenderà dalle sensazioni del ragazzo nel corso dei match. Di certo vorrà dare tutto per la Roma. E a proposito, la clausola rescissoria scadrà tra una settimana, il 15 gennaio: Paulo non ha alcuna intenzione di lasciare la capitale.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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