Basta Izzo, anzi no serve pure Szczesny. Alla fine però la Roma spezza l’incantesimo che voleva le big sempre fermate dal Genoa a Marassi e si prende 3 punti d’oro che valgono il secondo posto in solitaria e la possibilità di restare sulla scia della Juve in questo inizio 2017. I giallorossi hanno battuto 0-1 i rossoblù grazie all’autogol di un difensore napoletano, quasi un segno del destino. Poi hanno tenuto botta grazie soprattutto ai miracoli del portiere polacco che al 92’ ha tolto dall’incrocio un tiro al volo di Ocampos. Ma per comprendere la ritrovata solidità difensiva della squadra di Spalletti basta osservare la casella gol subìti: nelle ultime 6 partite solo 2 (quello inutile di De Guzman col Chievo e quello pesantissimo di Higuain a Torino). Una Roma meno spettacolare quindi, ma più compatta e cattiva. Anzi per dirla alla Spalletti «cazzutissima».

Il tecnico non ha risparmiato complimenti ai suoi: «La squadra ha fatto un grandissima partita, sotto l’aspetto caratteriale e dell’impatto fisico. Abbiamo vinto grazie a delle componenti in cui una volta evidenziavamo dei piccoli difetti. Siamo entrati in campo cazzutissimi, giocando e vincendo finalmente una partita sporca. È stato un piacere stare a bordo campo e vederli lottare, vedere quelle qualità sulle quali in passato avevo avuto qualche dubbio. Szczesny? Parlando con Manolas io l’ho definito un portiere-trequartista, perché ha quei colpi di genio che di solito ha chi gioca in quel ruolo lì. Sono felice anche per Strootman e Palmieri».

Se il buon anno si vede dal mattino, quindi, la Roma sembra aver imboccato la strada giusta. Spalletti però manda pure un segnale chiaro a Pallotta: «La società dice che dobbiamo vincere, e io sono d’accordo. Sono nelle condizioni di doverlo fare per restare qui. Però abbiamo perso due giocatori: Salah in coppa d’Africa e Iturbe al Torino. La frase sulla Juve in conferenza stampa? Si vuole far apparire una situazione che non è reale, non mi interessa come l’ha percepita la gente. Forza Roma». Anche De Rossi esulta e guarda avanti: «Su un campo ridotto così c’era da mettersi gli scarponi da lavoro, l’abbiamo fatto e sono contento perché era veramente dura vincere. Il campionato è difficile, ma è ancora tutto aperto. Mercato? Se arrivano Ronaldo e Messi sono contento, ma non metto mai bocca su queste cose».

Domenica prossima a Udine però né De Rossi né Rüdiger saranno a disposizione visto che arriverà la squalifica per il giallo beccato ieri. Ci sarà Strootman: «Buona gara, ma evitiamo proclami». Infine, nuovo dramma per il portiere del Genoa Mattia Perin: dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio destro ieri si è rotto quello sinistro. E già per mercoledì a Roma è previsto l’intervento a Villa Stuart da parte dell’equipe del professor Mariani. La stagione di Perin è finita.

(Leggo – F. Balzani)



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