Rassegna stampa
Roma, trequarti d’Europa
NOTIZIE AS ROMA – Lorenzo Pellegrini, Henrikh Mkhitaryan e Nicolò Zaniolo. Stati di forma diversi, stesso ruolo, più o meno, ma tutti e tre, almeno queste sono le intenzioni, con un futuro nella Roma di Fonseca. L’obiettivo vero, si sa, è il 6 agosto: sfida di Europa League contro il Siviglia, quando non ci sarà Veretout, tra l’altro uno dei migliori fino a questo momento, perché squalificato.
Giocando da un po’ con due trequartisti diero Dzeko e con il presumibile rientro nei titolari di Zaniolo, Fonseca dovrà sciogliere il nodo: chi abbassare a centrocampo? Pellegrini, nel 4-2-3-1 ha ricoperto quel ruolo ad inizio stagione, con risultati alterni. Lorenzo gioca spesso da trequartista, essendo un ex mezz’ala, abile nell’inserimento e con un buon tocco di palla (si contano tredici assist e tre gol in stagione).
Si gioca il posto a centrocampo con Mkhitaryan, più adatto a fare il centrocampista rispetto a Zaniolo, che sviluppa le sue qualità o partendo da esterno oppure negli ultimi venti metri, come una seconda punta. E’ chiaro che, con Veretout disponibile, si creerebbe il (bel) problema di chi togliere dal ruolo di trequartista. Ed è un bel dilemma, visto che certi dolci pensieri Fonseca non ce li aveva mai avuti da inizio stagione, visti i continui infortuni, specie dei tre in questione.
L’infortunio di Zaniolo ha modificato le gerarchie e il cambio di modulo, che sta dando risultati fa pensare all’eventuale panchina di uno dei tre in questa fase di collaudo, tre partite ancora prima del Siviglia, domenica la Fiorentina (la Roma in campo con la maglia nuova, quella rossa, nella foto quella da trasferta, bianca, che verrà ufficializzata in queste ore), poi Torino e Juve. Fonseca, per agosto, avrà l’imbarazzo della scelta, vista anche la buona condizione fisica di Perez.
Kluivert e Under sembrano tagliati fuori, ma entrambi, all’occorrenza, possono ricoprire il ruolo di trequartisti nel 3-4-2-1-, anche se sia Justin sia Cengiz sono più adatti a fare gli esterni. Stesso discorso vale per Perotti, pure lui indietro rispetto agli altri. In una situazione normale, con i centrocampisti disponibili, la scelta sul trequartista si farebbe complicata: dei tre, quello che attualmente convince meno (per stato di forma, non certo per le qualità) è Pellegrini. Che però resta un pupillo di Fonseca, e non solo…
Insomma, la Roma sembra arrivare al meglio a questo appuntamento, che rappresenta una bella via di fuga dal campionato giocato con l’acqua alla gola. Fonseca ha ritrovato pure i terzini, valorizzando le caratteristiche di Peres e Spinazzola, che sembrano in vantaggio su tutti gli altri, da Zappacosta a Santon, fino a Kolarov, che si sta adattando nel ruolo di centrale difensivo.
Nelle prossime tre partite verranno gestite le forze dei presunti titolare del 6 agosto, con un turnover mirato: alternanza a centrocampo (ruoteranno Veretout, Cristante e Diawara), e anche in attacco (ci sarà spazio per Kalinic, Perez etc). Dietro Smalling, invece, deve ritrovare la condizione migliore e quindi giocherà con maggiore continuità, anche se non è certa la sua presenza in Coppa: il Manchester lo rivuole.
Fonseca ha pensato a far riposare i suoi dopo la vittoria di Ferrara, concedendo due giorni pieni di riposo, rivedrà la squadra solo oggi alla vigilia di Roma-Fiorentina, sapendo che, molto probabilmente, dopo il match contro i viola ci sarà una trasferta lunga, viste le due gare ravvicinate a Torino: alla penultima giornata contro i granata e all’ultima con la Juventus e se i bianconeri dovessero anticipare la sfida, la Roma volerebbe in Germania da Torino.
E non c’è solo a sfida con il Siviglia, c’è da evitare i preliminari, un peso in più in una già pesante stagione che dovrà essere affrontata da tutti. Ma oggi l’abbondanza è sempre un bel problema.
(Il Messaggero)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA