(Leggo – F. Balzani) Gli mancherà pure Salah, magari Nainggolan non è più così vicino e presente. Ma di certo gli “amici” ad Edin Dzeko non mancano. Il bomber bosniaco ha segnato 5 gol nelle prime quattro giornate di campionato giocate dalla Roma. Meglio aveva fatto solo nel 2011 col City (6 in 4, grazie al poker contro il Tottenham). Una partenza boom che gli ha permesso di raggiungere l’ottava posizione europea per gol segnati nell’anno solare (24) davanti a tipi come Aguero, Lukaku e Mertens. In serie A ha segnato a 22 squadre sulle 23 affrontate (si salva solo il Frosinone), nelle ultime 21 partite ne ha messi a segno 21. Con Di Francesco, quindi, Dzeko segna come e più di prima soprattutto grazie al lavoro dei terzini. Ed è proprio questo il dato sorprendente: delle 9 reti messe a segno dalla Roma ben 6 partono dai piedi di Kolarov, Florenzi e Peres (in attesa del ritorno di Karsdorp e Emerson). Il serbo comanda la classifica. Oltre al gol su punizione contro l’Atalanta bisogna considerare due assist e mezzo: per Dzeko contro Verona e Benevento, e il procurato autogol di Venuti sempre contro i campani nato da uno dei suoi tanti cross bassi. Un impatto devastante per l’ex laziale, unico giocatore finora ad aver giocato tutti i minuti di tutte le partite (450’) oltre ovviamente ad Alisson.
Da aggiungere poi la parabola perfetta di Florenzi (sempre per la testa di Edin) contro il Verona e l’autogol procurato dalla giocata di Peres. Un meccanismo studiato e ristudiato in allenamento da Di Francesco che già a Sassuolo arrivava spesso al gol grazie al lavoro degli esterni bassi. In Emilia, Eusebio, doveva “accontentarsi” di Matri o Defrel. Qui a Roma ha trovato Dzeko, l’ex capocannoniere della seria A sul quale (secondo la Bild) è tornato a farsi sotto il Wolfsburg. C’è da dire però che, a parte Edin, alla Roma mancano ancora i gol degli altri attaccanti. Oltre alla cinquina del bosniaco e al gol di Kolarov, infatti, ci sono da segnalare due autogol e la rete di Nainggolan col Verona. Ancora a secco Perotti, El Shaarawy, Under, Defrel e Schick. Chissà che una mano in futuro non possa darla Sanabria che mercoledì sera ha espugnato dopo 19 anni col Betis il Bernabeu con un gol al 94’ e sul quale la Roma ha diritto di recompra fissato a 11 milioni. Di Francesco, infine, si gode un record. Con i 9 punti conquistati in 4 partite è “l’esordiente” italiano in una big ad aver fatto meglio al primo anno nelle ultime 15 stagioni: Conte, Allegri e Ancelotti ne avevano raccolti cinque; Sarri quattro e Spalletti 7 al suo primo anno a Roma.
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