(Il Messaggero – A. Angeloni) Partiamo dalla scorsa estate: Mahrez, Mahrez, Mahrez. Poi, niente. Arriva Schick, che non è certo un Mahrez, ma un investimento diverso. Non è un esterno, ma si adatterà: è stato acquistato il talento e non lo specialista. Quindi, quel buco a destra? C’è ma non si vede. Eusebio Di Francesco fa di necessità, virtù. Ed ecco che da quella parte, fermo restando sempre il 4-3-3, si alternano vari giocatori, da Defrel a Gerson, passando per Under, Florenzi, El Shaarawy. Quindi, Schick, che c’è ma ancora non si è notato, tranne per una ventina di minuti con il Verona: siamo passati dal mancato arrivo di Mahrez e quindi al buco sulla fascia, alla terra dell’abbondanza. E come per incanto, domani contro la Lazio, Eusebio ha quasi l’imbarazzo della scelta. Paradossale, ma è così. A seconda di che tipo di gara si voglia giocare, tanti gli “esterni” a disposizione. Se ne facciamo un discorso di specialisti, l’esterno vero per il 4-3-3 è Under (più Florenzi), che però ha poche chance di giocare il derby. Gli altri sono più o meno adattati, che però si sono adattati molto bene. E tutti loro concorrono per una maglia da titolare contro la Lazio.
MEZZ’ALA BRASILIANA – Prendi Gerson, ad esempio. A Pinzolo, Di Francesco aveva promesso di volerci lavorare, definendolo una mezz’ala. Oggi il brasiliano fa l’esterno alto, lo ha fatto a Londra con il Chelsea, lo ha fatto benissimo anche a Firenze e in svariati minuti di alcune altre partite sparse qua e là. Al Franchi ha pure segnato i suoi primi gol da romanista. In questa settimana ha potuto lavorare con continuità, non avendo impegni nazionali. Chissà, magari tocca ancora a lui, anche se, radio formazione, dà in vantaggio El Shaarawy, che di solito viene impiegato a sinistra, ma che DiFra è riuscito nel miracolo di farlo giocare anche a destra. Miracolo fallito da Spalletti. Posizione, questa, che Stephan ha ricoperto con Udinese e soprattutto con il Chelsea, segnando due reti, come poi ha fatto Gerson. E’ evidente: giocare a destra da adattati, porta bene.
GRÉGOIRE C’EST MOI – Di chance ne ha anche Defrel, che ultimamente, per via di infortuni, è un po’ sparito dai radar e da prima alternativa a Mahrez (aspettando Schick) è diventato alternativa e basta. Il francese ad inzio stagione si è distinto per un grosso lavoro difensivo che, per caratteristiche, non gli appartiene. Ora deve ritrovare un po’ di fiducia e, come sostiene il suo allenatore, un gol lo sbloccherà. Ci è andato vicino, specie a Firenze, ora si candida e pure lui si mette in fila per giocare il derby. Infine ci sono Florenzi e Schick: il loro impiego, con la Lazio, è da scartare: Alessandro il derby dovrebbe giocarlo sì ma da terzino, mentre Patrik, se sarà convocato, andrà in panchina. L’esercito degli adattati è pronto e, a occhio e croce, Mahrez non lo rimpiange più nessuno. Forse, ma proprio forse, solo Di Francesco, che di uno specialista aveva bisogno
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