Romelu Lukaku

Poco più di cinque mesi per l’inizio di un innamoramento, quattro scarsi – a meno di un miracolo finanziario – per dirsi addio. Non ci sono molte possibilità di rivedere Romelu Lukaku vestire la maglia della Roma anche nella prossima stagione, scrive Il Messaggero.

Troppo alto il prezzo del suo cartellino, il Chelsea, nonostante uno sconto prevedibile – di circa cinque milioni – ne vuole almeno trenta; troppo diversa la strada che i Friedkin hanno appena imboccato e troppo stringenti sono (ancora) i paletti del Fpf. Grandi poi, sono le sue ambizioni: Arabia, un ritorno da Antonio Conte etc. Ma Lukaku, quello che doveva fare, a Roma lo ha fatto e fino all’ultimo giorno del suo contratto, lo farà ancora: i gol.

Il belga dalla sua ha i numeri, che dicono che fino a questo momento, in 27 partite giocate, ha messo a segno 15 reti. È mancato un po’ negli scontri diretti, andando a segno solo contro Napoli e Fiorentina. In campionato, decisamente meglio all’Olimpico che fuori casa, in Europa è stato all’altezza sia in casa sia fuori.

Il Cagliari, avversario domani all’Olimpico della Roma, è la sua vittima preferita in Italia, sei reti in totale. De Rossi ha bisogno dei suoi gol per risalire la classifica e cullare ancora il sogno del quarto posto. Si affida alla sua professionalità, che non ha mai fatto mancare in questi mesi, giocando praticamente sempre.

Ha saltato solo le prime due di campionato (non c’era) e Bologna per squalifica. Erano più di tremila i tifosi della Roma che lo hanno accolto a Ciampino: lui sbarcato dall’aereo guidato da Dan Friedkin. Erano i sogni di fine estate, era l’uomo della Provvidenza. Poi la stagione ha preso un’altra piega: Mou, che tanto lo aveva voluto, è stato esonerato ma la missione di Big Rom non è cambiata. Lui i gol dovrà continuare a farli e a fine maggio si tireranno le somme. E con la Champions in tasca, magari chissà.



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