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Rassegna stampa

Roma, tutto su Lukaku. Duro faccia a faccia tra Mourinho e la squadra

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AS ROMA NEWS MILAN MOURINHO – Contro il Milan, lo scorso primo settembre all’Olimpico, Romelu Lukaku ha fatto il suo esordio con la maglia della Roma. Sempre contro i rossoneri, nello stadio in cui in Italia ha vissuto i momenti migliori con quella dell’Inter, stasera (20.45, tv su Dazn) l’attaccante belga proverà a tirare fuori la squadra giallorossa dalle sabbie mobili in cui è sprofondata dopo gli ultimi 3 risultati negativi: un punto tra Atalanta e Juventus e l’eliminazione in coppa Italia ad opera della Lazio, scrive il Corriere della Sera.

Il derby, soprattutto, ha lasciato strascichi negativi. «C’è gente – le parole di Mou – che dal punto di vista individuale deve dare obbligatoriamente di più. La riunione con la squadra è stata dura, specialmente per qualcuno: sarà una squadra diversa rispetto al derby, ma non ci saranno punizioni perché non siamo nelle condizioni di poter punire qualcuno. Singolarmente dobbiamo fare meglio».

A caricarsi la squadra sulle spalle dovrà essere Lukaku, perché non ci sarà Paulo Dybala, ancora out dopo il problema ai flessori accusato durante il derby. Il centravanti ha una tradizione favorevole nel suo personale derby contro i rossoneri, a cui ha segnato nelle ultime 4 gare giocate da titolare con l’Inter. Gli manca il gol con la Roma, che è alla ricerca di una vittoria contro una big dal 4-1 a Bergamo contro l’Atalanta del 18 dicembre 2021, unico successo nelle ultime 26 partite giocate contro una squadra che occupava uno dei primi quattro posti in classifica.

Mou ci proverà, ma le tante assenze rendono l’impresa quasi impossibile. Oltre a Dybala, infatti, non ci saranno Sanches, rimasto anche lui nella Capitale, Smalling, Kumbulla, i nazionali Azmoun, Ndicka e Aouar, e Abraham (e Pagano): praticamente mezza squadra.

«Siamo pochissimi – le parole ancora dello Special One – eravamo pochi e ora Azmoun e Dybala che sono fuori sono altri due in meno. Paulo è un elemento veramente speciale che ha giocato negli ultimi anni in una squadra con altri giocatori speciali. Quando non c’era lui ne giocava un altro come lui, a volte era in panchina, altre volte entrava. Qui è un giocatore che per le sue caratteristiche è unico. La partita con la Fiorentina sembrava una partita da tre a zero dopo venti minuti, poi quando è uscito siamo stati in difficoltà».

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Formazione: Pellegrini o Belotti al posto di Dybala, con Paredes, Bove e Cristante a centrocampo. In difesa Mancini, Llorente e Huijsen con Kristensen riportato esterno a destra e Zalewski, in vantaggio su El Shaarawy e Spinazzola, dalla parte opposta.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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