Spalletti è stato chiaro: vuole un calciatore pronto ad entrare nelle rotazioni della squadra. Per questo motivo, depennato Musonda («Ora, se non riusciamo a prendere nessuno di livello, il ragazzino non conta, dovrei fargli fare esperienza»), è disposto ad aspettare novità sul fronte Feghouli o sul versante spagnolo Jesé-Delofeu. Perché le altre piste che Lucio preferirebbe (Gomez o Defrel) al momento non sembrano percorribili. I motivi sono diversi: l’argentino non è il tipo d’investimento che la società intende fare. Il francese, invece, solletica la fantasia anche del ds Massara ma il Sassuolo rimane fermo sul no di una decina di giorni fa, quando a Trigoria avevano provato ad anticipare anche il rientro di Pellegrini alla base. Defrel è uno dei profili per i quali la Roma potrebbe entrare anche nell’ordine di idee di effettuare un acquisto differito, stile Gagliardini-Inter. Ma il no di Squinzi sembra irremovibile come quello di Ferrero per Muriel, che incrocerà i giallorossi giovedì in coppa Italia (arbitra Calvarese)
CONTO ALLA ROVESCIA – Per Feghouli la situazione è nota: il West Ham ha ceduto Zaza al Valencia, rischia seriamente di perdere Payet e non può permettersi di lasciar partire l’algerino. Figuriamoci poi in prestito come chiede la Roma. Diverso il discorso per Deulofeu: finito ai margini dell’Everton, a Liverpool attendono un’offerta migliore di quella avanzata dal Milan che ha già l’accordo con il calciatore. In arrivo un nuovo tentativo con Jesé. Nel caso dell’ex Real, c’è invece da convincere il calciatore che con il suo atteggiamento nel preferire il Las Palmas alla Roma, ha spiazzato la dirigenza giallorossa. Ma i problemi non li hanno soltanto a Trigoria e per ora il Psg non intende accontentare l’ex Real e fare sconti al club delle Canarie. Un braccio di ferro che indirettamente fa tornare in gioco la Roma.
(Il Messaggero – S. Carina)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA