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Rassegna stampa

Roma, un anno di alti e bassi: Fonseca cerca le risposte giuste

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – L’ultima dell’anno giallorosso riporta all’Olimpico un grande ex: Eusebio Di Francesco, alla guida del Cagliari staccato di 10 punti dalla Roma in campionato. Fin qui la Roma è stata affidabilissima contro le squadre più deboli, non riuscendo invece mai a vincere contro le «big».

Il 2020 si era aperto nel modo peggiore per Paulo Fonseca, sconfitto in casa dal Torino (5 gennaio), uno 0-2 che aprì il momento nero con 5 k.o. in 7 partite di campionato. Dodici mesi dopo non si è ancora capito se Fonseca sia un allenatore di prima o di seconda fascia.

La squadra ha spesso giocato un buon calcio, ma quasi mai nelle partite decisive, e quando ha perso (vedi Siviglia in Europa League, Napoli e Atalanta in questo campionato) è andata incontro a vere e proprie disfatte. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni – che ha ordinato di rigiocare Juve-Napoli e tolto ai partenopei il punto di penalizzazione – ha avuto un effetto anche sulla classifica dei giallorossi, passati dal quarto al quinto posto scavalcati (per lo scontro diretto) proprio dal Napoli.

Sempre al Collegio di Garanzia, però, la Roma si è rivolta contro lo 0-3 a tavolino della prima giornata di campionato a Verona. La partita era finita 0-0 e anche i giallorossi adesso sperano di vedersi restituire il punto. Tutto in una classifica resa ancora più incerta dal recupero di Udinese-Atalanta (20 gennaio) che, in caso di vittoria della squadra di Gasperini, porterebbe anche i bergamaschi a 24.

Fonseca, però, pensa solo alla partita di oggi, soprattutto dopo la batosta di Bergamo: «Friedkin di malumore? Quando non vinciamo siamo sempre tutti di malumore. Ma continuiamo a lavorare insieme per vincere la prossima».

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Tredici dei 18 gol subiti sul campo sono arrivati nel secondo tempo, ma Fonseca non ci vede un problema fisico: «Non possiamo fare una valutazione in modo così generale. Dobbiamo analizzare partita per partita. Questi numeri se pensiamo alla partita con il Napoli e con l’Atalanta sono veri, ma stiamo anche lavorando per migliorare la nostra situazione difensiva in tutti i momenti della partita». Difesa di ufficio anche per i portieri: «Ho fiducia totale nei nostri portieri. Quando sbagliamo lo facciamo tutti e, principalmente, quello che sbaglia sono io».

Sicura l’assenza di Spinazzola («Non sta bene e non giocherà»), conferma totale per Pedro anche se nelle ultime uscite è sembrato meno performante: «Pedro non ha nessun problema fisico e contro il Cagliari sarà titolare».

Chi un problema ce l’ha, invece, è purtroppo Tiago Pinto, che è risultato positivo al Covid-19. Il dirigente portoghese, attuale direttore generale del Benfica e prossimo general manager della Roma, non potrà sbarcare nella Capitale nei prossimi giorni, dove era atteso per iniziare il suo incarico con l’anno nuovo. A confermare la notizia è stato il club di Lisbona attraverso i propri canali ufficiali. Oltre a Tiago Pinto ha contratto il coronavirus anche il centrocampista Pizzi.

Tiago Pinto sarà ufficialmente operativo nel club giallorosso a partire dal 1 gennaio 2021, ma rischia di dover lavorare, almeno all’inizio, in smart-working durante l’isolamento. Il compito che lo aspetta non è dei più semplici, perché per la prossima finestra di calciomercato non c’è molto da spendere. Si monitora la situazione dei portieri e il terzino statunitense Reynolds, per ora, ha detto no alla proposta dei Friedkin.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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