BENEVENTO-ROMA – La Roma fatica e perde pure a Benevento. In ritardo di condizione e con un’idea di calcio piuttosto lontana da quella immaginata da Di Francesco, nell’amichevole giocata ieri al Vigorito, i giallorossi vanno ko per 2-1. Senza i nazionali, con De Rossi, Florenzi, Perotti e Mirante rimasti a Trigoria, il tecnico abruzzese si presenta in campo con l’amatissimo 4-3-3 e affida, a sorpresa, il cuore della mediana a Fazio. Al suo fianco si sistemano Pastore, costretto nuovamente a fare l’intermedio, e il promettente Coric.
In difesa, davanti Fuzato, dopo quasi un mese e zero presenze in campionato (ultima apparizione ad agosto contro il Real Madrid), si rivede Juan Jesus in coppia con Marcano. In attacco, invece, El Shaarawy prova a fare da mentore ai giovanissimi Celar e D’Orazio. Alcuni dei numerosi ragazzi della Primavera aggregati al gruppo per la sgambata sannita. Nel primo tempo, anche stavolta discretamente noioso, i ritmi sono decisamente compassati e lontani da una reale idea di squadra. La Roma, infatti, con coerenza rispetta il trend d’inizio stagione: non brilla né per verve atletica e neppure per gioco.
Pastore si vede pochino, e quel pochino, arriva quando istintivamente si accentra. L’allenatore, col tutore alla mano operata e gli occhiali da sole, si sbraccia chiedendo compattezza fra reparti e maggiore aggressività sui portatori di palla. Un’aggressività che, invece, non manca ai ragazzi di Bucchi: alti e asfissianti ben oltre la loro trequarti. Nella ripresa i padroni di casa mettono in campo molti dei titolari, mentre la panchina giallorossa fa l’esatto contrario.
Roberto Insigne (fratello del napoletano Lorenzo) sblocca, Asencio raddoppia e il 17enne Bucri, entrato al posto di Karsdorp dolorante per una forte contusione alla zona lombare, accorcia. Il finale è in crescendo, ma non basta per evitare la sconfitta. Il Vigorito festeggia e sogna di tornare in serie A, la Roma va a casa con un attacco che ancora singhiozza e con una fase difensiva da rivedere: esclusa la passeggiata di luglio con il Latina e il debutto in Campionato col Torino, la banda di Di Francesco ha sempre incassato gol. «Il risultato è negativo – spiega Santon a fine match – ma serviva mettere minuti nelle gambe».
(Leggo – P. Bruni)
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