Rassegna stampa
Roma, un modello per l’Europa
NOTIZIE AS ROMA – La ricerca dell’equilibrio e una squadra che ormai prende gol in continuazione (nelle ultime 15 gare di campionato, un solo clean sheet contro il Lecce) ha fatto tornare Fonseca alla difesa a tre.
Anzi a cinque vedendo com’era schierata la squadra a Napoli con i due esterni difensivi (Zappacosta e Spinazzola) molto bassi, pronti ad accompagnare l’azione uno alla volta più Mkhitaryan dedito al sacrificio come mezzala sinistra.
L’idea del tecnico era chiara: creare maggiore densità in mezzo, anche grazie a Veretout. Gattuso ha però sfondato sul versante destro difensivo della Roma con Insigne e Mario Rui che hanno costantemente messo in difficoltà Zappacosta.
A Parma, il 16 gennaio in Coppa Italia, dopo l’esperimento nefasto contro l’Atalanta (25 settembre), Fonseca aveva deciso di riproporre il trio in difesa. In quel caso un modulo propositivo, visto che Cristante scalava tra i due centrali (Mancini e Smalling) e i due laterali (Florenzi e Kolarov) agivano da centrocampisti aggiunti insieme a Diawara.
La Roma si trasformava così in un 3-3-3-1,con il tridente dei trequartisti (Under-Pellegrini-Perotti) dietro a Kalinic. Un assetto tattico, frutto dell’esperienza maturata in campionato, quando le ripartenze di Gervinho/Sprocati tagliarono in due la difesa giallorossa. E benché D’Aversa per l’occasione avesse deciso di presentare una formazione-B, imiglioramenti nel controllare la profondità del gioco avversario furono notevoli, potendo inoltre giovarsi in fase d’impostazione della qualità di Cristante.
Ma i numeri di Napoli dicono: 18 conclusioni subite, 12 quelle hanno centrato lo specchio della porta. Nel post-gara Fonseca ha annunciato che riproporrà il modulo, volendo regalare continuità tattica e in previsione dell’Europa League. Senza Smalling (ieri primi esami a Trigoria: l’ecografia ha evidenziato una distrazione all’adduttore destro. Salta il Parma, in dubbio per Brescia) i pericoli non mancheranno.
(Il Messaggero)
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