Roma-Tottenham 1-0

AS ROMA NEWS TOTTENHAM IBANEZ – Ad andare in paradiso è la Roma e i suoi quattro santi laici – Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham – che per la prima volta si sono messi in marcia insieme anche loro. Occhio ai particolari. Non è solo il successo per 1-0 – santificato da una rete di Ibanez – contro una grande d’Inghilterra a rendere la serata speciale, scrive La Gazzetta dello Sport.

Infatti, al di là della ovvia etichetta di amichevole e della condizione non perfetta di entrambe le squadre, è stata partita vera, ricca di durezze e piena di una tensione che è andata lievitando col passare dei minuti. I focolai di risse sono stati diversi (con Pellegrini, Mancini, Romero e diversi sulle rispettive panchine protagonisti), segno che nessuna delle due ha usato il fioretto. In questo contesto l’utilizzo dei Fantastici Quattro da parte di Mourinho – protagonista di una pubblica riconciliazione con Conte – ha avuto un’ottima risposta perché tutti si sono sacrificati in fase di copertura, riuscendo ad accendersi (in maniera alterna) quando occorreva.

Insomma, vogliamo sbilanciarci: adeguatamente supportato il Quadrato Magico rende la Roma non solo candidata a un posto fra le “top four”, ma anche in chiave scudetto. E anche per due altri buoni motivi. Il gruppo non ha perso quelle caratteristiche che l’hanno resa vincente nella scorsa stagione: una difesa impenetrabile e una grande efficacia nello sfruttare le palle inattive. Risultato: il Tottenham non ha fatto un tiro nello specchio della porta e la rete è arrivata su angolo battuto da Dybala – osannato anche dai tifosi Spurs – e colpo di testa vincente di Ibanez. Il delitto perfetto o quasi, tanto che i più teneri alla fine sono stati i tre ragazzini che hanno fatto invasione di campo per andare a caccia di selfie.

Nel primo tempo Mourinho colloca capitan Pellegrini in mediana, piazzando Dybala e Zaniolo alle spalle di Abraham. Spetta a Cristante occuparsi più della copertura, mentre sulle fasce Karsdorp resta più bloccato rispetto a Zalewski, che in partenza si dimostra un eccellente trampolino di lancio per le azioni. E in effetti è la Roma a partire forte, visto che, dopo una “uscita” sbagliata di Doherty il Tottenham perde palla sulla destra, consentendo proprio a Zalewski di innescare la Joya. L’argentino tira, ma la sua conclusione viene rimpallata, Abraham sbuccia a sua volta prima che ancora Dybala non trovi Lloris pronto a deviare.

Morale: sono passati 52 secondi e il primo rimpianto è tutto giallorosso. Non basta, perché al 5’ ancora Zalewski lancia in profondità Zaniolo che, fermato rudemente da Romero, chiede il rigore. Il Tottenham si scuote e prova ad alzare il baricentro grazie a un buon tris per reparto: Sanchez, Bissouma e Perisic, che danno un senso al 3-4-3 di Conte.

I londinesi lievitano un po’, così tocca a Karsdorp salvare su Kane e a Rui Patricio vedere un tiro di Son uscire di poco. Ma il fuoco è romanista, come dimostra la cavalcata di Abraham lanciato da Zaniolo, su cui al 28’ Sanchez è bravo a salvare. Proprio da quell’angolo, però, il sinistro magico di Dybala disegna la traiettoria che Ibanez, superando Perisic, incorna di testa per un vantaggio meritato. I giallorossi arretrano il baricentro e il Tottenham prova a rialzare la testa, con Perisic e Kane che esaltano la curva Spurs. In realtà Kane segnerebbe, ma la sua rete viene annullata per fuorigioco di Kulusevski.

La ripresa comincia con gli inglesi più decisi nel pressing alto, ma in vetrina finisce sempre Perisic, prima per un tiro alto e poi, dopo un errore di Karsdorp, per un maldestro controllo da ottima posizione. Poca roba, nonostante la Roma cambi pelle facendo uscire Dybala e Zalewski, per una botta alla caviglia.

Si gioca nella trequarti giallorossa, ma il rosario di sostituzioni effettuate da Conte non cambia il canovaccio del match, visto che al 29’ in ripartenza è solo un intervento alla disperata di Romero a salvare su Zaniolo. Che Mourinho, da ex, ci tenga a vincere lo si capisce anche dal fatto che i cambi “estivi” arrivino solo dopo il 90’. Il finale è ancora nel segno di Ibanez, che al 35’ rischia il rigore su Kane (l’arbitro preferisce punire la manata dell’attaccante) e al 39’ ferma Richarlison. La notte di Haifa dice Roma. La voglia di sedersi al tavolo dei grandi ormai c’è tutta. E i Friedkin, sui social, fanno i complimenti.



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