Un partita che serviva a qualche giocatore per dimostrare qualità in più rispetto a quelle evidenziate nella prima parte della stagione e a Spalletti per fare degli esperimenti a livello di modulo e di uomini. Astra Giurgiu-Roma è finita 0 a 0 permettendo ai rumeni di accedere ai sedicesimi di finale di Europa League (grazie alla vittoria del Plezen sull’Austria Vienna per 3 a 2) e dare al tecnico la consapevolezza che c’è ancora da lavorare per trovare il vice Salah: alla National Arena di Bucarest, infatti, né El Shaarawy né Iturbe hanno dimostrato di poter raccogliere l’eredità dell’esterno egiziano, attualmente infortunato alla caviglia e pronto a partire per la Coppa d’Africa a gennaio.

FRENESIA MANUEL Sarà stata colpa del campo (come dice Spalletti) o degli avversari chiusi a riccio, fatto sta Iturbe per l’ennesima volta non ha trovato il gol che manca da settembre 2015: nervoso, frenetico e a tratti impreciso non è riuscito a sfruttare l’occasione, resta in campo 90’ ma l’attaccante su cui il Club aveva puntato tre anni fa continua a non dare certezze. Da rivedere come vice-Salah anche El Shaarawy, buono il debutto di Seck e qualche passo in avanti per Gerson ma in generale c’è ancora molto da lavorare. Il tecnico ha invertito più di una volta Palmieri con Seck e passando al 3-4-3 all’inizio della ripresa avanzando l’esterno senegalese che ha dimostrato duttilità e capacità di adattamento guadagnando la palma di migliore in campo. «Adesso ho quello che dovevo avere e non ho mai avuto, ho le soluzioni che volevo e la possibilità di scegliere senza essere obbligato e far sapere quelli che giocano e non giocano», ha detto Luciano Spalletti analizzando la situazione difensiva e il ritorno di Vermaelen. «La Roma ha le qualità per fare un campionato dignitoso: le possibilità ci sono, per ora siamo sulla buona strada. Il Milan? Bisogna fare bene per giocare un calcio da Roma. Se riusciremo ad esprimere le nostre qualità, possiamo vincere con chiunque. Se avremo dei cali invece possiamo perdere contro chiunque. Anche in questo girone abbiamo rischiato. Il Milan non è facile da affrontare, ma noi abbiamo fatto bene come loro». In campo per 90’ è tornato anche Francesco Totti: «Il campo era brutto e pieno di buche, non era semplice giocare qui. Festeggiamo la qualificazione anche se noi già eravamo qualificati. Torniamo a casa e pensiamo al Milan che è molto più importante. Il calcio rumeno? Quando ci penso mi vengono in mente i miei amici Lobont e Chivu con cui ho passato dei bei momenti. Ogni tanto mi sento con Mutu, mi farebbe piacere rincontrarlo».

CORI ANTI-LAZIO Durante il minuto di silenzio per la morte nel disastro aereo dei calciatori della Chapecoense, alcuni tifosi hanno intonato il coro «Lazio, Lazio vaffa», immediatamente coperto dai fischi del pubblico (coro, è stato precisato poi, che non arrivava dal settore ospiti). Intorno al 25’, sempre i sostenitori romanisti, avrebbero voluto attaccare degli striscioni in una parte del settore non accessibile, sono iniziate delle discussioni con gli steward che sono sfociate nel lancio di seggiolini. Successivamente sono intervenute le forze dell’ordine e gli steward che hanno utilizzato i gas urticanti, mentre un supporter dell’Astra Giurgiu ha scavalcato le barriere divisorie per rubare una bandiera ai tifosi romanisti (poi immediatamente fermato). Dopo cinque minuti tutto è tornato alla normalità anche grazie alla mediazione degli stessi di alcuni tifosi giallorossi che hanno contribuito a ripristinare la calma nel settore

(Il Messaggero – L. Tongue)



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