ULTIME NOTIZIE AS ROMA MANCHESTER UNITED MOURINHO – Poteva essere un funerale, è ridiventata una semifinale di Europa League. Quasi sicuramente non avrà peso sul presente ma servirà per il futuro, scrive il Corriere della Sera.
È il primo effetto dell’arrivo di Mourinho alla Roma. Nella città impazzita dopo il colpo di teatro dei Friedkin, si alza qualche voce coraggiosa: nessuno pensava che Mourinho potesse allenare la Roma e invece è successo. Perché, allora, non credere che stasera si possa ribaltare all’Olimpico il 2-6 di Manchester e conquistare la finale di Europa League?
Una logica stringente dice che: a) la statistica è contro: tra Coppa Campioni/Champions e Coppa Uefa/Europa League è successo solo 3 volte su 291 casi; b) lo United è più forte e pure più fresco, visto che non ha giocato il big match contro il Liverpool perché i suoi tifosi hanno invaso l’Old Trafford con una protesta anti-Superlega; c) la lista degli assenti è lunga così: Pau Lopez, Spinazzola, Calafiori, Veretout, Diawara, Zaniolo, El Shaarawy e Carles Peres; Pedro è stato recuperato all’ultimo e la sua autonomia sarà limitata; Fazio, Pastore, Juan Jesus e Reynolds non sono in lista Uefa.
La formazione sembra obbligata: Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar, Cristante, Bruno Peres; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. Fonseca, però, potrebbe sorprendere presentando il doppio centravanti (Dzeko più Mayoral) con Mkhitaryan trequartista e Pellegrini mediano insieme a Cristante. una squadra a trazione anteriore per cercare il colpo grosso fin dall’inizio. In fondo, il 10 aprile 2018, Di Francesco sorprese il Barcellona con la difesa a 3 e Schick schierato in attacco insieme a Dzeko.
Sembra impossibile persino parlarne. Fino a lunedì la Roma sembrava l’agnello sacrificale, i tifosi chiedevano solo di evitare una seconda umiliazione e temevano un’altra prova senza nerbo dei giocatori giallorossi. Adesso, invece, la prospettiva è cambiata: questa sera in Europa e nele prossime quattro giornate di campionato tutti devono già dare delle risposte al prossimo allenatore. Saranno esami di maturità perché la Roma è da rifondare e gli uomini veri si vedono soprattutto nei momenti di difficoltà.
Mourinho guarderà sicuramente la partita in televisione, non allo stadio Olimpico. Per rispetto del lavoro di Fonseca arriverà a Roma solo a stagione finita. Nel frattempo però, attento ai dettagli come è, sta già pianificando la sua vita. Vorrebbe abitare in centro con la moglie Matilde, da anni ambasciatrice del World Food Program, che ha il suo quartier generale proprio a Roma, ed è appassionata della costiera amalfitana e di Capri.
La coppia ha due figli, che hanno chiamato con i loro stessi nomi: José junior, detto »Zuca», 21 anni, che da grande vorrebbe seguire le orme del padre come allenatore; Matilde junior, 24 anni, ha creato il marchio di gioielli «Matilde Sustainable Jewellery», con sede a Londra, «sostenibile» perché utilizza oro riciclato e diamanti coltivati in laboratorio e imballaggi ecologici.
Matilde ha già conquistato i tifosi romanisti pubblicando sui suoi profili una foto dell’interno del Colosseo, con il suo profilo disegnato, stile cartone animato, in cima al monumento che identifica Roma in tutto il mondo. Non solo Mou sa come farsi amare al primo colpo.
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