Roger Federer, vecchio tifoso di Francesco Totti, magari un giorno in gran segreto chiederà al capitano della Roma perché il suo Basilea s’è infilato così prepotentemente in testa il nome di Seydou Doumbia. Walter Sabatini e il bilancio giallorosso ringraziano e respirano: il club svizzero pagherà due milioni di euro per il prestito e verserà a Doumbia l’intero ingaggio che gli garantiva la Roma, 3 milioni netti, dunque 6 lordi. Sommato e poi tradotto, per la Roma vale 8 milioni tra risparmio e incasso. E magari in Svizzera, terra che l’attaccante conosce bene, Doumbia convincerà talmente tanto Federer e il Basilea da spingerli al riscatto: il diritto è fissato a 7,5 milioni.

BUONE NUOVE – Ma è bene restare attaccati al presente. E all’ossessione di Spalletti e Sabatini: la difesa. Il tecnico vuole difensori che gli consentano di giocare con più moduli, anche con quella difesa a tre che il tecnico continua a ritenere opzione valida per le caratteristiche di diversi giocatori in rosa. Anche per questo a Trigoria sbarcheranno due difensori centrali, non uno. E magari potrebbero arrivare in coppia dalla Spagna. Vermaelen e Nacho sono ai primi posti della famosa lista di 30 nomi citata da Baldissoni. E su entrambi vanno registrati passi in avanti nelle ultime ore. La Roma è convinta di riuscire ad aggirare in qualche modo l’ostacolo ingaggio per il belga, che a Barcellona guadagna 4 milioni di euro. Un agente è stato incaricato di sondare il terreno e ha portato a casa la notizia che il Barcellona potrebbe lasciar partire il giocatore in prestito con obbligo di riscatto, per una valutazione totale di poco inferiore ai 10 milioni, cifra abbordabile per la Roma. Ecco perché la pista va considerata buona e pronta a decollare dopo il 30 giugno. L’altro segnale arriva da Madrid. Perché al di là di quanto fatto filtrare nei giorni scorsi sull’incedibilità di Nacho, a Trigoria sono convinti che si tratti di una strategia momentanea: in fondo, non ci sarebbe ragione di togliere del marcato a fine giugno un calciatore non certo titolare. La Roma pensa di poter riaprire il dialogo, per la felicità del calciatore che già aveva detto sì all’ipotesi.

ATTESA PABLO – Per un altro sì, invece, la Roma è in attesa. Sabatini ha consegnato la scorsa settimana a Pastorello, il mediatore dell’operazione, l’offerta di un triennale da 3 milioni netti per Pablo Zabaleta, argentino che il City è disposto a liberare a cifre basse. Una risposta non è ancora arrivata, ma a Trigoria non vogliono tirarla per le lunghe: dentro o fuori in una settimana, questo il messaggio recapitato a Zabaleta. In caso negativo, via alle alternative. E tra queste Zappacosta: Sabatini ne ha parlato col Torino. Da non dimenticare il nome di Caceres: a metà luglio la Roma verificherà le condizioni fisiche dell’uruguaiano, per poi eventualmente chiudere. Attesi entro domani i sì al Torino di Iago Falque e Ljajic, altrimenti l’affare rischia di saltare. Ponce è vicino al prestito allo Sporting Gijon. Per Sanabria il Tottenham offre 9 milioni: pochi per Trigoria. Dove tengono gli occhi aperti per l’attacco: su Dzeko è vigile l’Inter, se addio mai sarà occhio a Milik. Questione di incastri, il mercato va così.

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)



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