CALCIOMERCATO AS ROMA KALIMUENDO – Quello di ieri è stato il “primo giorno di scuola” di Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica giallorossa. Ed è stato, eccome, un giorno importante. La sua Roma è “nata” ufficialmente in mattinata in area presidenza, nel suo nuovo ufficio a Trigoria, dove il d.s. francese ha incontrato la Ceo Lina Souloukou e il tecnico Daniele De Rossi, con cui ha definito le strategie di mercato in entrata e in uscita, scrive La Gazzetta dello Sport.
Un vertice atteso da settimane, da cui il club è ripartito con un quadro chiaro su quanto c’è da fare. E una stretta di mano, alla fine, ha suggellato il summit tra la mente e il braccio operativo del club, uniti da un destino comune nella Capitale e dalla durata del loro contratto, tre anni per entrambi (quello del tecnico verrà ufficializzato a breve): una scelta precisa dei Friedkin che vuole guardare lontano.
Durante il colloquio, i “giovani leoni” Ghisolfi e De Rossi hanno abbracciato tutto l’orizzonte di mercato. E, ovviamente, l’urgenza del momento è quella di piazzare innanzitutto chi non rientra più nei piani (da Karsdorp a Celik, da Smalling a Aouar passando per Zalewski e Abraham, oltre a chi torna dai prestiti come Belotti, Solbakken, Shomurodov, Darboe e Kumbulla, quest’ultimo l’unico forse ad avere qualche chance di restare).
L’obiettivo, superfluo dirlo, è poi investire il ricavato delle cessioni in alcuni giocatori di spessore che possano marcare la differenza. Con l’obiettivo, anche, di abbassare il costo stipendi complessivo del 10-15%, posto che il monte ingaggi attuale è di 104,7 milioni di euro: cifra che posiziona la Roma al terzo posto in Serie A alle spalle solo di Juventus e Inter.
Il primo investimento per cui Ghisolfi è già al lavoro è quello per il centravanti. E proprio mentre Lukaku ha imboccato la strada di Napoli e Azmoun (in prestito) e Abraham sono ormai destinati a lasciare la Capitale, la prima scelta del d.s. resta quella di Arnaud Kalimuendo. Un profilo su cui Ghisolfi crede ad occhi chiusi fin dai tempi del Lens, quando fu proprio il dirigente a portare la punta alla ribalta dall’Under 19 del Psg. Sulle qualità del giocatore, c’è poco da eccepire. Nei due anni al Rennes il centravanti titolare dell’Under 21 francese ha visto crescere il suo valore, arrivando quest’anno a piazzare 15 gol e 5 assist in 41 partite. E i 20 milioni di euro che chiede il club francese non solo peraltro esagerati, ma anzi in linea con il range della Roma per gli investimenti.
Ghisolfi, inoltre, dovrà colmare in fretta altri vuoti in organico. Oltre al centravanti, la Roma ha bisogno di esterni a tutta fascia, di un terzino sinistro (piace Nicolas Tagliafico, l’argentino del Lione campione del mondo in Qatar) e di un jolly di centrocampo che possa assicurare qualità e quantità in mezzo dopo i flop di Aouar e Sanches.
Cristante, Paredes e Pellegrini sono stati in questa stagione i centrocampisti con più minutaggio dell’intera rosa e De Rossi ora ha bisogno di aggiungere un elemento in più di sicuro affidamento: tutte le strade, al momento, sembrano condurre a Andy Diouf del Lens, mancino, monitorato anche lui da Ghisolfi. Un ragionamento nell’incontro di ieri a Trigoria è stato fatto infine per lo spagnolo Diego Llorente, che dovrebbe essere riscattato dal Leeds in forza della sua affidabilità in marcatura.
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