(Il Messaggero – U. Trani) La volata Champions, ancora lunga 3 giornate, parte stasera alla Sardegna Arena. La Roma, provata fisicamente e psicologicamente dalla semifinale di mercoledì contro il Liverpool, sa che è questo è l’impegno più insidioso da qui al traguardo, con 6 punti ancora da conquistare per centrare l’obiettivo. E’ proprio la classifica del Cagliari, quintultimo e ormai coinvolto nella zona che scotta, a complicare la penultima trasferta della stagione che comprende anche le gare contro la Juventus, domenica all’Olimpico, e il Sassuolo, il 20 maggio al Mapei Stadium. Il calendario del resto non consente altre sbandate alla squadra di Lopez: dopo i giallorossi, la gara esterna contro la Fiorentina che punta ancora a qualificarsi per la prossima Europa League e quella casalinga contro l’Atalanta che cerca di tenersi stretto il 6° posto. Di Francesco punta ad allungare la striscia positiva in campionato (3 successi di fila) per tenersi stretto il 3° posto, ma al tempo stesso è consapevole di che cosa l’aspetta in questo viaggio. E non solo guardando in casa d’altri. Il suo gruppo è ridotto al minimo, tra giocatori infortunati, altri stanchissimi e Jesus squalificato.
ROTAZIONE LIMITATA Solo 21 i convocati, contando pure i 2 portieri di scorta e il giovane attaccante Antonucci che ha debuttato mercoledì in Champions. La lista degli indisponibili, in questa fase cruciale, è abbondante: oltre a Karsdorp e Defrel (e Jesus), restano ancora fuori Strootman e Perotti. E Pellegrini non sta bene: risentimento muscolare all’inguine. Il centrocampista è in Sardegna, ma difficilmente partirà dall’inizio. El Shaarawy, invece, sta po’ meglio. Ma anche l’attaccante è da valutare in giornata. Se non ce la fa, confermato Schick, con Under spostato a sinistra. Il turnover, quindi, diventa obbligatorio almeno quanto lo è stato nelle ultime 2 partite di campionato contro la Spal e il Chievo. Di Francesco dovrà, però, restringerlo a 3 novità, al massimo 4: in difesa torna Peres, a centrocampo Gonalons e davanti Under.
DOPPIO PLAY La sorpresa potrebbe uscire proprio dal forfait di Pellegrini. Il ballottaggio chiama in causa Gerson e anche De Rossi che avrebbe dovuto riposare se Pellegrini non si fosse fermato per il dolore pubalgico. La tentazione di Di Francesco: affiancare il capitano a Gonalons, mossa che ha in parte svelato pubblicamente prima di volare a Cagliari. Anche il sistema di gioco potrebbe cambiare: dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1, con 2 registi e Nainggolan alzato da trequartista. Ma Gonalons, nell’assetto comunque camaleontico, è pronto pure a fare la mezzala nel centrocampo a 3. In attacco, nonostante l’assenza di Defrel e Perotti, continua lo stesso l’alternanza tra gli esterni offensivi. Sicuramente tra El Shaarawy, Schick e Under. E forse Florenzi che, nel tridente, sa come comportarsi.
FINALIZZATORE SCELTO L’unico a non poter riposare è sempre Dzeko che, con il gol realizzato mercoledì contro il Liverpool, si è tolto la soddisfazione di superare se stesso: in 3 stagioni con la Roma ha già segnato più reti di quante ne fece nelle 5 con la maglia del City. Il raccolto, coppe comprese, è di primissimo piano: qui ha festeggiato 73 gol in 136 match, a Manchester 72 in 189. Il Cagliari ha rallentato negli ultimi 37 giorni: solo 1 vittoria in 7 gare, quella in casa del 14 aprile contro l’Udinese, più 5 sconfitte e 1 pari. E da mercoledì scorso è in ritiro. Anche Lopez, come Di Francesco, conta gli indisponibili: squalificati Joao Pedro, Castan e Cigarini, infortunati Ceter e Romagna.
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