AS ROMA NEWS ZANIOLO – Stavolta Nicolò Zaniolo c’è. Ma è solo un atto pro-forma, che non va a cambiare la sostanza delle cose. L’attaccante della Roma è stato infatti inserito nella lista Uefa, ma resterà lo stesso al di fuori del progetto tecnico del club, come deciso nei giorni scorsi direttamente da Dan Friedkin, il proprietario del club, scrive La Gazzetta dello Sport.
Anche perché il 31 gennaio – proprio sulla soglia della fine del calciomercato – a Trigoria è arrivato da parte del giocatore un certificato medico relativo al suo stato psicoattitudinale e la richiesta di un riposo dall’attiva agonistica di 30 giorni. Un atto che ha preceduto di poco la lettera rilasciata all’Ansa con cui il giocatore si è detto pronto a «tendere la mia per mettermi a completa disposizione della famiglia della Roma».
Ecco perché ieri la Roma ha convocato Zaniolo a Trigoria, per verificare direttamente di persona quanto asserito dal medico di fiducia di Nicolò. Alla fine le parti hanno convenuto insieme che effettivamente lo stato psichico-attitudinale di Zaniolo necessita di riposo. Se poi saranno davvero trenta giorni o no, lo si vedrà strada facendo. La Roma, infatti, ha in programma di verificare «periodicamente» la situazione mentale ed emotiva del giocatore, con delle visite che potranno essere cadenzate ogni 7-10 giorni, a secondo delle necessità che il club riterrà opportune.
Da parte sua Nicolò ha invece fatto sapere come tutto ciò che è successo negli ultimi dieci giorni ha finito con minare la sua stabilità emotiva: lo strappo con il club, le trattative di mercato, la tensione con i tifosi vissuta fuori casa e quella che si è creata nell’ambiente, con gli striscioni e le scritte di insulti apparsi in giro per la città (ma anche le tante minacce e offese ricevute via social da lui e dai componenti della sua famiglia).
Tutto questo, appunto, ha portato alla richiesta di riposo presentata dal medico di trenta giorni. Come se ci fosse di mezzo un esaurimento nervoso o giù di lì. Il che, appunto, eviterà a Zaniolo di presentarsi a Trigoria nei prossimi giorni (fino ad un massimo di trenta) per allenarsi, sia con la squadra si a livello individuale.
Nel frattempo, però, la Roma ha deciso di inserire Zaniolo all’interno della lista Uefa. Ad una prima visione, qualcuno ha pensato anche ad un parziale dietrofront da parte della società. Le cose però stanno diversamente, nel senso che la Roma ha un interesse economico a far sì che Zaniolo sia all’interno della suddetta lista europea. Interesse che nasce dai famosi paletti stabiliti con l’Uefa all’interno del settlement agreement firmato con l’istituzione europea e che ha una gittata di 4 anni.
Lasciare fuori Zaniolo avrebbe infatti voluto dire perdere valore e privarsi contemporaneamente della possibilità di mettere dentro un giocatore nella prossima finestra di mercato. Se infatti la Roma deciderà di vendere Zaniolo a giugno, il fatto che sia in lista le permetterà di prendere un’altra pedina (nell’accordo con l’Uefa c’è il vincolo di un’entrata nella lista a fronte però di un’uscita). Il valore, invece, viene dato anche dall’ingaggio del giocatore e dal famoso transfer balance: in pratica in ogni sessione di mercato i costi dei calciatori della lista A non possono essere superiori ai costi della lista della stagione precedenti. E tenere fuori Zaniolo a questo giro, appunto, avrebbe voluto dire perdere valore in funzione della prossima sessione di mercato.
Poi, è chiaro, quello che succederà da qui a giugno ancora nessuno è in grado di prevederlo davvero. Passati i trenta giorni di stop, Zaniolo dovrebbe comunque tornare a Trigoria per allenarsi, o con il gruppo o a livello individuale. Poi toccherà ai Friedkin, a Pinto ed a Mourinho decidere cosa fare.
Di certo c’è che nel momento in cui la Roma ha deciso di assecondare la richiesta di riposo del giocatore, ha avuto anche un interesse personale ad evitare situazioni di disturbo interno ad un gruppo che in questa fase si sta giocando tanto a livello di stagione. Ma – è evidente – Zaniolo non potrà restare a riposo per 5 mesi, fino al 30 giugno. Prima o poi bisognerà capire come reintegrarlo e se reintegrarlo. Poi a giugno quasi sicuramente ci si dirà addio definitivamente. Anche perché oggi per Zaniolo sarebbe durissima anche solo rimettere piede all’Olimpico.
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